Verbania – Operazione “Lago Pulito”: nove arresti

15 Gennaio 2013 : FONTE  – Arma  dei Carabinieri Comando Provinciale di Verbania –

In data 11 e 14 gennaio 2013 i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania, in collaborazione con i militari dell’Arma locale, hanno tratto in arresto nove cittadini moldavi ed ucraini a conclusione della prima fase dell’operazione di servizio convenzionalmente denominata “Lago Pulito”, finalizzata alla prevenzione e repressione del fenomeno dei furti di motori nautici fuoribordo commessi in questa Provincia ed in altri centri lacustri e marini del Nord Italia.

Le indagini hanno avuto inizio dal prosieguo dell’attività investigativa che nella scorsa estate aveva già portato in carcere quattro giovani ucraini autori di un furto di motori marini in Belgirate. L’articolata e complessa attività investigativa, condotta con prolungati servizi di osservazione e pedinamento effettuati nelle Province di Torino, Varese, Milano, Monza Brianza, Bergamo, Venezia e Treviso, permetteva di identificare nove cittadini ucraini e moldavi, non in regola con il permesso di soggiorno, dimoranti in provincia di Milano e Varese di cui otto facenti parte di due distinte organizzazioni criminali, che con frequenza quasi quotidiana, dal mese di aprile al mese di luglio 2012 effettuavano sopralluoghi sui laghi del Nord d’Italia (Lago Maggiore, d’Orta e Como) nonché Mar Adriatico al fine di individuare cantieri o barche ormeggiate ove erano presenti motori di ultima generazione per poi entrare in azione durante la notte.

In particolare, nel corso dell’indagine è emersa la figura di un 39enne, capo dell’organizzazione composta da cittadini ucraini che fungeva da collante con l’organizzazione composta da cittadini moldavi. E’ stato accertato che la banda costituita da cittadini moldavi era dedita a perpetrare furti per poi consegnare la refurtiva ad un’altra organizzazione, composta da cittadini ucraini, a cui era demandato il compito di trasportare quanto provenuto di furto in Ucraina dove venivano rivenduti. A volte i furti avvenivano su commissione. La refurtiva, prima di passare nelle mani dell’organizzazione ucraina, veniva occultata all’interno di furgoni poi risultati rubati, da parte dei cittadini moldavi.

L’attività consentiva di poter recuperare e riconsegnare ai legittimi proprietari , con l’ausilio dei militari dell’Arma locale, delle citate provincie, 14 motori marini e cinque autoveicoli riconducibili ad undici furti commessi.

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