12 Novembre 2020: FONTE -GdF Comando Prov.le Cremona-
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cremona,
coadiuvati dalle fiamme gialle del Comando Provinciale di Crotone, hanno
confiscato beni mobili ed immobili per un valore complessivo di 17 milioni di
euro appartenenti alla ‘ndrina capeggiata dal boss Nicolino Grande Aracri.
Le attività, condotte dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di
Cremona e coordinate della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, hanno
consentito alla Corte d’Appello del capoluogo emiliano di giungere alla
definitiva condanna di esponenti di spicco della cosca stanziatasi nelle aree di
confine tra Lombardia ed Emilia.
Le indagini, che hanno preso spunto da un episodio di usura perpetrato ai
danni di un imprenditore cremonese da parte di un usuraio piacentino, sono
proseguite con gli approfondimenti ed analisi dei flussi finanziari – poi confluiti
nell’operazione AEMILIA – ed hanno consentito di portare alla luce ulteriori
episodi delittuosi commessi ai danni di imprenditori emiliani. In un caso è stato
addirittura accertato un prestito sul quale è stato applicato un interesse del
200%: a fronte di 700.000 euro la vittima è stata costretta e restituirne oltre un
milione. Tutto ciò è stato possibile grazie allo strumentale utilizzo di società
fasulle i cui bilanci apparivano perfettamente regolari grazie alla complicità di
professionisti conniventi: oltre 20 milioni le fatture false scoperte.
I proventi delle attività illecite sono poi stati riciclati nell’acquisto di complessi
immobiliari, di strutture turistico-alberghiere, di società agricole, edili
immobiliari ed in imprese di trasporti e logistica.
L’apprensione dell’ingente patrimonio è stato frutto dell’intenso lavoro svolto
dalla Guardia di finanza finalizzato a ricondurre i beni, apparentemente intestati
a prestanome e teste di legno, direttamente alla piena disponibilità dei membri
della cosca. Nell’operazione i finanzieri di Cremona hanno definitivamente
confiscato:
28 immobili, ubicati nella provincia di Crotone.
5 società operanti nel settore dell’edilizia, logistica e ristorazione, operanti
nelle provincie di Crotone, Parma e Vicenza;
2 automezzi;
3 macchine operatrici agricole;
1 natante di 7,50 metri con motore entrobordo;
5 unità abitative rimovibili.
Il provvedimento di confisca costituisce l’epilogo di un complesso iter
giudiziario che dimostra, ancora una volta, la costante azione della Guardia di
Finanza nella ricerca e repressione dei più gravi crimini di matrice economicofinanziaria e nell’aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati.
Azione di contrasto che assume maggior spessore alla luce del fatto che parte
degli immobili e dei veicoli sono stati restituiti alla Collettività in quanto destinati
alle forze di polizia, ai Vigili del Fuoco e ad enti no-profit per le loro finalità
sociali.