05 Gennaio 2013 : FONTE – Arma dei Carabinieri –
BITONTO E MOLFETTA: RUBANO ALL’IPERMERCATO UN ARRESTO E DUE DENUNCE DEI CC
I Carabinieri della Stazione di Bitonto hanno arrestato una 29enne del luogo, già nota alle Forze di Polizia, con l’accusa di furto aggravato. All’interno di un supermercato di via Gen. Planelli la ragazza aveva rubato generi alimentari per un valore di circa 130 euro, poi restituiti all’avente diritto. Tratta in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stata poi sottoposta agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. A Molfetta, invece, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia hanno denunciato in stato di libertà per lo stesso reato alla Procura della Repubblica di Trani, un 40enne e un 31enne di Sannicandro di Bari, resisi responsabili del furto di un giubbino e di un paio di scarpe dall’interno di un noto centro commerciale della zona, dopo aver divelto la placca antitaccheggio. La refurtiva, del valore di circa 230 euro, è stata restituita all’avente diritto.
TRANI: RUBANO IN UN CANTIERE ARRESTATI DAI CC
I Carabinieri della Compagnia di Trani hanno arrestato un 38enne e un 33enne del luogo, noti alla Forze di Polizia, con l’accusa di furto aggravato in concorso e possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli. I militari hanno sorpreso e bloccato il primo in c.da Fragatone mentre, a bordo di un motocarro privo di targa, tentava la fuga dopo aver rubato degli attrezzi da lavoro dall’interno di un’azienda per la lavorazione di pietre, ove si era introdotto, attraverso un foro praticato lungo la recinzione perimetrale, con il 33enne poi riuscito a fuggire. La refurtiva è stata restituita all’avente diritto mentre l’uomo, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, è stato associato al carcere locale, ove è stato “raggiunto” alcune ore più tardi dal complice, al quale è stato notificato un provvedimento di fermo di p.g. emesso dalla Procura della Repubblica di Trani, dopo ininterrotte ricerche svolte dai militari che lo hanno rintracciato e tratto in arresto.
BARI, VIOLA GLI OBBLIGHI ARRESTATO SORVEGLIATO
Sebbene sottoposto alla sorveglianza speciale di P.S. ha violato l’obbligo di permanenza in casa durante le ore notturne e per questo è stato arrestato. Dovrà difendersi dall’accusa di violazione degli obblighi inerenti la sorveglianza speciale un 33enne, arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari. Durate un controllo eseguito dai militari, il sorvegliato non è stato trovato in casa, violando palesemente l’obbligo. Rintracciato più tardi, il 33enne è stato immediatamente tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione.
BARI S.SPIRITO: NON ACCETTA LA SEPARAZIONE DALLA MOGLIE E LA PERSEGUITA ESEGUITA DAI CC UNA O.C.C. RICHIESTA DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BARI
Non ha mai accettato la decisione della propria moglie di separarsi e per questo, da circa un anno e mezzo, le rendeva la vita impossibile, perseguitandola continuamente. Dovrà difendersi dall’accusa di atti persecutori, un 37enne incensurato di Bari Santo Spirito, arrestato dai Carabinieri della locale Stazione, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il provvedimento è stato emesso conseguentemente alle diverse denunce presentate dalla donna, che da quando ha deciso di separarsi dal coniuge è diventata vittima di continue vessazioni, minacce ed aggressioni, avvenute anche in presenza dei figli minorenni e di persone estranee al nucleo familiare, che casualmente si sono trovate in compagnia della donna e persino dopo la notifica del provvedimento di divieto di avvicinamento alla donna e ai luoghi da questa frequentati. Dopo la separazione di fatto, l’uomo era solito pedinarla sotto casa e sul posto di lavoro, la ingiuriava e la molestava con una moltitudine di telefonate ed sms fatti recapitare anche sui telefoni cellulari dei suoi congiunti: aveva persino regalato alla figlia un telefonino attraverso cui riuscire a seguire i movimenti dell’ex coniuge. Il suo comportamento ossessivo, finalizzato ad indurre la donna a ritornare sulle sue decisioni, era tale da ingenerarle un grave e perdurante stato d’ansia e di paura per la sua incolumità e per le persone da essa frequentate, tanto da spingerla ad alterare le proprie abitudini di vita, evitando il più possibile di uscire di casa e comunque facendosi sempre accompagnare da qualcuno. La donna è dovuta ricorrere spesso anche a cure mediche per le percosse ricevute. Le indagini dei Carabinieri hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere il provvedimento cautelare nei confronti del 37enne, sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
ACQUAVIVA DELLE FONTI: HA PERSEGUITATO MOGLIE E FIGLI ESEGUITA DAI CC UNA O.C.C. RICHIESTA DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI BARI
Dai primi anni di matrimonio, contratto nel 1998 e sino all’attualità, una 45enne di Acquaviva delle Fonti, madre di tre figli ora maggiorenni, è stata costretta a subire i comportamenti gravemente minacciosi e vessatori del coniuge, un 44 enne del luogo, sebbene questi fosse stato arrestato nella flagranza di reato lo scorso mese di settembre, condannato a sei mesi di reclusione con il rito direttissimo e destinatario di un provvedimento di divieto di “avvicinamento” alla vittima. L’uomo dovrà difendersi dalle accuse di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, poiché arrestato dai Carabinieri della locale Stazione, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica. Il provvedimento è stato emesso conseguentemente alle numerose denunce presentate dalla donna, diventata succube delle continue vessazioni, minacce ed aggressioni poste in essere dal coniuge e volti in un primo momento a costringerla ad andare via di casa unitamente ai figli e poi, nel momento in cui aveva appreso di un procedimento di separazione in corso e del reale trasferimento della moglie presso l’abitazione dei genitori, peggiorati e finalizzati a costringerla a fare ritorno a casa. Tale situazione aveva ormai ingenerato nella donna un grave e perdurante stato d’ansia e di paura per la sua incolumità e per quella dei suoi figli, costretti a “scortarla” durante i gli spostamenti per strada, nel sorso dei quali spesso hanno dovuto affrontare e subire le inaudite violenze dell’uomo. Le indagini dei Carabinieri hanno consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere il provvedimento cautelativo nei confronti del 44enne che è stato sottoposto agli arresti domiciliari.