08 Giugno 2020: FONTE – Stato Maggiore Difesa –
I velivoli F-35 dell’Aeronautica Militare sono in dotazione alla Task Force Air 32nd Wing della missione in Islanda Northern Lightning II
La missione di NATO Air policing è su base F-35 dell’Aeronautica Militare appartenenti al 32° Stormo di Amendola che si sono rischierati con il compito di salvaguardare l’integrità dello spazio aereo della NATO. La missione è in supporto all’Islanda che non è in possesso di una capacità di difesa aerea propria e autonoma. L’operazione, della durata di circa due mesi, ha avuto inizio ufficialmente con un Alzabandiera solenne presso il distaccamento italiano rischierato presso l’aeroporto internazionale di Keflavik.
La Task Force Air 32nd Wing, costituita sulla Base aerea di Keflavik e comandata dal Colonnello pilota Michele Cesario, è alle dirette dipendenze del Comando Operativo di vertice Interforze (C.O.I.) ed è costituita, oltre che dal Task Group (gruppo volo), anche da personale tecnico e logistico e da un team di Controllori della Difesa Aerea. Questi, in coordinamento con la Coast Guard Islandese, assicureranno le funzioni proprie della difesa aerea, dalla sorveglianza e identificazione al controllo degli intercettori nell’Area di Responsabilità (AOR – Area of Responsability).
Indispensabile il contributo fornito da altri reparti della Forza Armata che hanno garantito il rischieramento del personale e degli assetti della TFA in maniera rapida ed efficace: la 46ª Brigata Aerea di Pisa ed il 14° Stormo di Pratica di Mare, rispettivamente con i vettori C-130J e KC-767, hanno effettuato il trasporto di personale e materiale; il personale dei reparti dipendenti dalla 3ª Divisione del Comando Logistico, invece, ha assicurato i sistemi necessari al settore delle telecomunicazioni e dell’assistenza al volo.
Tutti gli uomini e le donne impiegati sono stati sottoposti ad un adeguato screening sanitario prima dell’immissione in teatro operativo effettuando inoltre un periodo di isolamento cautelativo sia in Italia che in Islanda; il protocollo sanitario non ha condizionato l’operatività della TFA che, sin dal primo giorno del rischieramento, ha svolto le attività di predisposizione tecnica e logistica per l’avvio della missione.
L’impegno italiano assume un significato ancor più evidente nei confronti della comunità internazionale e della NATO considerando l’attuale situazione sanitaria che ha colpito indiscriminatamente ogni settore: la Difesa ha ottenuto l’evidente riconoscimento della capacità organizzativa e gestionale anche durante la grave pandemia causata dal Covid-19.
Nel complesso l’Aeronautica Militare partecipa all’Interim Air Policing in Albania a partire dal 2009, in Slovenia dal 2004, in Montenegro dal 2018, oltre ad essere già stata impegnata in ulteriori Teatri Operativi come la Lituania e l’Islanda con velivoli F-35A ed F-2000 Eurofighter.
Vuoi saperne di più sulla Nato Air Policing (AP)?
L’Air Policing (AP) è una capacità di cui si è dotata la NATO a partire dalla metà degli anni cinquanta e consiste nell’integrazione dei rispettivi sistemi nazionali dei paesi membri in un unico sistema di difesa aerea e missilistico della NATO. L’attività di Air Policing è condotta sin dal tempo di pace e consiste nella continua sorveglianza dello spazio aereo NATO e nell’identificazione di tutte le eventuali violazioni alla stessa.
L’AP è svolta nell’ambito dell’area di responsabilità del Comando Operativo Alleato della NATO (Allied Command Operation – ACO) di stanza a Bruxelles e viene coordinato dal Quartier Generale del Comando Aereo Alleato (Headquarters Allied Air Command) di Ramstein (GER).
TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETÀ – STATO MAGGIORE DIFESA –