COVID19: L’IMPEGNO DELLE FORZE ARMATE PER IL PAESE

18 Marzo 2020: FONTE – Stato Maggiore Difesa –

 

L’attività delle Forze Armate a supporto dell’emergenza COVID 19 , nel quadro delle misure messe in atto dal Ministero della Difesa

 

Più di 4.800 uomini e donne delle Forze Armate sono stati impegnati nelle attività di contrasto all’emergenza sanitaria del COVID19, su indicazione del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini in stretto contatto con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, gli alti vertici militari e la Sala Operativa COVID – generata per l’emergenza presso il Comando Operativo di Vertice Interforze di Centocelle attiva h24 – 7/7.

Circa 400 sono i militari attualmente dispiegati, che operano sul campo.
Nel corso delle prossime ore saranno allestiti due ospedali da campo a Piacenza e Crema, ad integrazione delle strutture ospedaliere locali.
Dall’inizio dell’emergenza la Difesa ha messo a disposizione 321 mezzi, 5 ambulanze, 5 elicotteri idonei a muovere pazienti in biocontenimento, 3 aerei da trasporto. Sono oltre 6800 i posti letto eventualmente disponibili per l’osservazione dei pazienti che non necessitano di cure di terapia intensiva, attivabili su richiesta delle Autorità competenti.
In Lombardia, epicentro dell’emergenza, Esercito ItalianoMarina Militare, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri sono intervenuti in concorso all’ospedale di Lodi e ai due Ospedali di Alzano e Bergamo. Complessivamente sono circa 120 i medici e gli infermieri militari impegnati, a cui si aggiungono le strutture dell’Esercito del Centro Ospedaliero di Baggio a Milano e del Policlinico militare Celio di Roma.
L’impegno delle Forze Armate è iniziato lo scorso mese di gennaio con la disponibilità del Centro Sportivo Olimpico presso la città militare della Cecchignola per la sorveglianza sanitaria dei nostri connazionali (recuperati con aerei dell’Aeronautica con team sanitari dell’Esercito, della Marina e del Ministero della Salute) sia dalla Cina il 2, 3 febbraio e il 14, 15 febbraio (avvenuto per il trasferimento in biocontenimento di Niccolò), che dal Giappone attraverso altri due voli il 18 febbraio e il 19.
I militari impegnati in missioni e operazioni all’estero seguono le indicazioni del Ministero della Sanità allo stesso modo di quelli impiegati in ambito nazionale. Il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) ha redatto, già da tempo, una direttiva, coordinata in sinergia con Igesan e il Ministero della Salute, che riguarda le misure precauzionali da adottare per l’emergenza COVID-19. In questa situazione, pur nel rispetto dei compiti assegnati per mantenere l’adeguato livello di efficacia nell’assolvimento delle missioni, sono limitati al minimo i contatti con la popolazione locale e con le eventuali Forze Armate straniere in cooperazione, come avviene per chi opera in Italia.
Lo Stato Maggiore della Difesa ha inoltre adottato misure per agevolare forme di lavoro con modalità a distanza, assicurando il mantenimento del massimo livello operativo.

 

TESTO E FOTOGRAFIA DI PROPRIETÀ – STATO MAGGIORE DIFESA –

 

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