05 Marzo 2019: FONTE – Marina Militare –
Cerimonia commemorativa nel 42° anniversario del disastro aereo di Monte Serra
Domenica 3 marzo, a Calci (PI), si è svolta la cerimonia commemorativa nel 42° anniversario del disastro aereo di Monte Serra alla presenza dei comandanti dell’Accademia Navale di Livorno e della 46ª Brigata Aerea, comandi di appartenenza delle quarantaquattro vittime che perirono nell’incidente. Numerose le autorità civili e militari intervenute. Di grande pathos, la forza che lega tutt’oggi gli appartenenti al corso INVICTI.
Il 3 marzo del 1977 decollò, dall’aeroporto San Giusto di Pisa, il velivolo C-130 “Vega 10” con a bordo 38 allievi della 1ª Classe del Corso Normale dell’Accademia Navale di Livorno per un volo di ambientamento. Con loro l’ufficiale accompagnatore, il tenente di vascello Emilio Attramini e 5 membri dell’equipaggio. Dopo pochi minuti dal decollo l’aereo si schiantò sulle pendici del Monte Serra, che divide Pisa da Lucca.
Particolarmente toccante la Santa Messa celebrata dal Cappellano dell’Accademia Navale nella Pieve dei Santi Giovanni ed Ermolao di Calci, gremita per la partecipazione dei numerosi intervenuti.
Successivamente alla Santa Messa è stata deposta la corona presso il Sacrario di Monte Serra, a seguire vi è stata la donazione del libro Corso INVICTI da parte del capo corso, al comandante dell’Accademia Navale, al comandante della 46ª Brigata Aerea e al sindaco di Calci.
La cerimonia si è conclusa con la deposizione della corona presso il monumento in ricordo dei “Ragazzi del Monte Serra” sulla Strada Provinciale del Lungo Monte Pisano – Località La Gabella.
TESTO E FOTOGARFIE DI PROPRIETÀ – MARINA MILITARE – ITALIAN NAVY –
Il sabato seguente il disastro aereo, il sottoscritto e altri colleghi di leva presso la caserma Briscese di Bari, con automezzi in dotazione all’autoparco, prendevamo in carico le salme dei caduti all’aereoporto militare di Grottaglie con destinazione caserma di Taranto sul porto per la veglia funebre. Il giorno dopo tutti ripartiti con destinazioni diverse, io lo trasportai in quell’ultimo viaggio alla volta di Trani, dove i parenti presero in consegna la salma del caduto. Non ho mai saputo il nome di quel ragazzo e quel ricordo mi accompagna da quel lontano Marzo 1977