02 Marzo 2019: FONTE – Marina Militare Comando Marittimo Sud –
L’ordigno esplosivo, risalente alla seconda guerra mondiale, è stato rinvenuto lungo il bagnasciuga del mar Piccolo
Si è conclusa oggi una delicata operazione condotta dai Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo SDAI (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Taranto, durante la quale è stata neutralizzata una granata rinvenuta lungo il bagnasciuga del Mar Piccolo di Taranto.
L’intervento d’urgenza del Nucleo SDAI è stato richiesto dalla locale Prefettura, a seguito del rinvenimento del manufatto da parte di una Società impiegata dal Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto.
Le operazioni di bonifica iniziate con il riconoscimento dell’oggetto segnalato, identificato come una granata italiana da 105 mm risalente alla seconda guerra mondiale, si sono concluse con la distruzione dell’ordigno esplosivo avvenuta in un area di sicurezza individuata dalla locale Autorità Marittima, secondo le consolidate procedure tese a preservare l’ecosistema marino.
Al termine dell’operazione, il comandante del Nucleo S.D.A.I. di Taranto, Capitano di Corvetta Mirko Leonzio, ha dichiarato: “Sulla base della richiesta della Prefettura siamo intervenuti nel Mar Piccolo di Taranto per identificare un oggetto che era stato rinvenuto nel bagnasciuga e che abbiamo riscontrato essere stato un ordigno esplosivo. E’ importante ricordare, a chiunque dovesse imbattersi in oggetti simili, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare”.
APPROFONDIMENTI:
Questi interventi rappresentano una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal Decreto del Ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione a favore della collettività.
Chiunque dovesse imbattersi in oggetti con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso, non deve in alcun modo toccarli o manometterli, denunciandone il ritrovamento, il prima possibile, alle autorità di polizia competenti.
Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato oltre 44.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1° gennaio 2019 sono già 2.017 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 5.427 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm.
Con una storia di 170 anni alle spalle, i Palombari del Comsubin rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.
Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di COMSUBIN che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.
TESTO VIDEO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETÀ – TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETÀ – MARINA MILITARE – ITALIAN NAVY –