09 Dicembre 2012 : FONTE – Arma dei Carabinieri –
Proseguono senza sosta i controlli dei Carabinieri di Roma finalizzati a contrastare il fenomeno dello spaccio di droga. Nelle ultime 24 ore, a finire in manette sono state 12 persone, tutte con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I primi a finire nella rete dell’Arma sono stati un 43enne della provincia di Rieti ed un 31enne del Ghambia, entrambi con precedenti: i due sono stati sorpresi in auto da una pattuglia del Nucleo Radiomobile di Roma mentre percorrevano via Monopoli. Il loro atteggiamento ha indotto i militari ad effettuare un controllo e alla loro vista, il cittadino del Ghambia ha dapprima gettato un involucro termosaldato dal finestrino, poi, prima che i militari potessero fermarlo, con un gesto repentino ha ingerito degli ovuli verosimilmente contenenti stupefacente, considerando che l’involucro recuperato in strada conteneva alcune decine di dosi di cocaina. Per il 43enne, la nottata è finita in caserma mentre il suo complice è stato ricoverato al Policlinico Casilino, dove rimarrà piantonato fino all’esito degli accertamenti finalizzati ad individuare i corpi estranei ingeriti.
Un altro pusher è stato arrestato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile questa notte: si tratta di un 35enne romano, con precedenti, trovato in auto mentre compilava con dovizia di particolari un taccuino su cui annotava entrate ed uscite di soldi e di stupefacente. Nella sua auto i militari hanno rinvenuto 10 involucri contenenti cocaina, 3.700 euro ritenuti provento della sua attività illecita e due telefoni cellulari. Anche per il “pusher-ragioniere” si sono aperte le porte delle camere di sicurezza dei Carabinieri.
Tra gli altri spacciatori arrestati figurano 6 cittadini stranieri (due marocchini di 25 e 26 anni, un 18enne della Guinea, un cittadino del Burkina Faso di 24 anni, un 18enne della Costa d’Avorio ed un senegalese di 29 anni) e 3 romani di età compresa tra i 25 e i 29 anni. In questi ultimi casi i militari hanno sequestrato centinaia di dosi tra marijuana, hashish, cocaina ed eroina oltre a circa 1.000 euro, provento dell’attività di spaccio, e hanno segnalato i rispettivi “clienti” all’Ufficio Territoriale del Governo in qualità di assuntori.