29 Marzo 2018: FONTE – Aeronautica Militare –
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 95° anniversario di fondazione dell’Aeronautica Militare, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale il Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti al Corpo.
Dopo l’intervento del Generale Vecciarelli, il Presidente Mattarella ha rivolto un saluto ai presenti nel corso del quale, tra l’altro, ha affermato:
«Tra le tante attività dell’Aeronautica Militare non posso non ricordare quella delle missioni internazionali, svolta con grande professionalità e dedizione in terre anche lontane, sempre con l’obiettivo di difendere o di promuovere la pace, i diritti umani e la libertà. Tanto più importante e preziosa quest’opera così forte e diffusa della nostra forza armata aerea per la pace, i diritti umani e la libertà, quanto più la situazione internazionale induce a preoccupazioni.
Quella che voi interpretate oggi è una storia lunga – perché quasi un secolo è davvero molto – ed esaltante; è una storia piena di successi, di grandi soddisfazioni, ma è anche una storia fortemente impegnativa, faticosa, talvolta tragica. E il pensiero va doverosamente, in prima attenzione, al ricordo di coloro che sono caduti nell’adempimento del proprio dovere, a coloro che sono rimasti feriti, a coloro che hanno perso la vita svolgendo i loro compiti di istituto.
Sono presenti qui – e li accogliamo con commozione – i familiari del Maggiore Gabriele Orlandi, i familiari del Sergente Maggiore Capo Mirko Rossi che nell’anno passato hanno perso la vita nello svolgimento dei loro compiti di istituto; vi sono anche i familiari del Maresciallo Pasquale Sabatelli che, con grande coraggio, con generosità, ha sacrificato la propria vita in un gesto di generoso aiuto per ragazzi in grave difficoltà.
Non posso non ricordare a questo punto – perché tra l’altro la mia età mi consente di ricordare in maniera vivida quegli episodi – i tredici caduti di Kindu, nel ’61, impegnati, appena appena giunti lì, in missione di pace per l’Onu in Congo; i quattro caduti in Bosnia-Erzegovina sul monte Zec, nel ’92, che recavano viveri e medicinali a Sarajevo assediata.
Sono tutti episodi, quelli di allora e quelli di questi ultimi mesi, che testimoniano il valore, il coraggio, la dedizione, la passione per il proprio impegno, il proprio lavoro, il proprio compito di istituto dell’Aeronautica militare.
E di questo voglio ringraziare molto tutti voi perché questi valori, che nei caduti hanno trovato una così alta espressione che ce li fa ricordare con grande commozione, sono il motivo quotidiano del vostro impegno; sono gli elementi che animano il vostro coraggio, dedizione, professionalità e passione per la vostra attività. Proprio per questa ragione i nostri concittadini vi sono riconoscenti».
TESTO VIDEO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETA’ – AERONAUTICA MILITARE –