29 Marzo 2018: FONTE – Marina Militare –
Nella tarda mattinata di mercoledì 28 marzo, presso l’Aula Magna della Scuola Navale Militare “Francesco Morosini”, 59 Allievi del 1° Corso – 36 ragazzi e 23 ragazze – hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana ed alle sue Istituzioni davanti ai familiari provenienti da tutta Italia ed alle numerose Autorità civili e militari intervenute per l’occasione.
La Cerimonia del Giuramento solenne, che rappresenta un momento indelebile nella vita di ogni Allievo frequentatore, si è tenuta alla presenza del Comandante delle Scuole della Marina Militare, Ammiraglio di Divisione Alberto Bianchi.
Dopo la lettura della formula del Giuramento pronunciata dal Comandante della Scuola, Capitano di Vascello Massimo Fabbri, gli Allievi del Corso Aithér hanno urlato “lo giuro” con i loro sguardi attenti, fieri ed orgogliosi di aver raggiunto il loro primo traguardo, frutto dell’impegno individuale e dell’intenso periodo formativo vissuto fino ad ora.
Nei loro interventi, il Comandante delle Scuole della Marina Militare Ammiraglio di Divisione Alberto Bianchi ed il Comandante Capitano di Vascello Massimo Fabbri hanno posto l’attenzione sul significato del giuramento per dei giovani sedicenni, precisando che l’atto formale implica la condivisione di un particolare stile di vita, un proposito, una regola cui dobbiamo ispirare il nostro comportamento. Esso va rinnovato ogni giorno, per renderlo sempre più forte e consapevole e per correggere, se necessario, il nostro agire.
Onorarlo significa compiere il proprio dovere, senza perdere nessuna occasione per crescere. In questo processo di maturazione giocherà un ruolo determinante il personale educatore e formatore della Scuola Navale che, con il quotidiano esempio, saprà trasmettere quel bagaglio di valori prezioso per superare con difficoltà gli ostacoli che si presenteranno domani.
Oggi, per la prima volta, gli Allievi del Corso Aithér hanno mostrato a tutti i convenuti il vessillo che li contraddistinguerà per il resto dei loro giorni, entrando così a far parte della storia del “Morosini”.
È stato il Padrino del corso, Capitano di Vascello Roberto Micelli, già Allievo del Corso Gemini (1987 – 1990), a consegnare al Capo Corso il vessillo, simbolo degli ideali a cui esso si ispira. Di colore verde, raffigura, al centro, la Divinità Etere con le ali spiegate. Le ali armoniose sono composte dallo stesso numero di piume degli Allievi componenti il Corso. Il Dio non indossa l’armatura in omaggio alla “purezza” che incarna; il suo cinturone è guarnito da una testa di leone, simbolo dei valori di coraggio e perseveranza ed in ricordo della vittoria di Etere nella lotta con la belva. Alle spalle una potente fonte di luce rafforza le caratteristiche di sacralità e purezza della Divinità.
Nella parte inferiore del vessillo è stato scelto il motto “impossibilia somniare, incogitata pervenire” (“sognare l’impossibile, raggiungere l’impensabile”) come monito alla ricerca di obiettivi arditi, malgrado le strade che portano ad essi siano costellate di difficoltà.
Giornata densa di emozioni per i giovani Allievi che al termine della Cerimonia hanno abbracciato i propri familiari consapevoli di essere entrati a far parte della grande famiglia della Marina Militare e che hanno lasciato la Scuola Navale per una breve licenza pasquale.
TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETA’ – MARINA MILITARE – ITALIAN NAVY –