01 Agosto 2017: FONTE – Marina Militare –
L’ammiraglio Gregori guiderà la forza navale multinazionale in contrasto alla pirateria per i prossimi quattro mesi direttamente da bordo della fregata italiana Virginio Fasan
Lo scorso 27 luglio, a bordo della nave militare spagnola Galicia ormeggiata nel porto di Gibuti, il contrammiraglio Fabio Gregori della Marina Militare ha assunto il comando dell’operazione Atalanta, sostituendo il contrammiraglio spagnolo Rafael Fernandez Pintado.
L’operazione Atalanta – istituita dall’UE con la Council Joint Action 2008/251 del 10 novembre del 2008 in risposta ai crescenti attacchi di pirateria somala a danno dei mercantili – è un importante tassello nella politica di difesa europea con l’obiettivo di: proteggere le navi del World Food Programme, dell’African Union Mission in Somalia (AMISOM) e altre unità vulnerabili; dissuadere e interrompere atti di pirateria e attacchi armati in mare; monitorare le attività di pesca al largo delle coste della Somalia; supportare le altre missioni dell’Unione Europea e le organizzazioni internazionali, operando per rafforzare la sicurezza marittima nella regione. Da allora si è registrata una considerevole diminuzione del numero di sequestri.
L’ammiraglio Gregori guiderà la forza navale multinazionale in contrasto alla pirateria per i prossimi quattro mesi, direttamente da bordo della fregata italiana Virginio Fasan, nave sede di comando dell’Operazione.
“È certamente un grande onore per la Marina Militare, e specialmente per me, assumere il comando dell’Operazione Atalanta”. Queste sono state le prime parole del Force Commander italiano; “sono molto orgoglioso di avere il privilegio di comandare una forza navale formata da professionisti provenienti da dieci diversi Paesi, inclusi alcuni non membri dell’UE, che lavorano tutti insieme sotto la bandiera europea“.
I Paesi che hanno fornito uomini e mezzi all’Operazione Atalanta sono Belgio, Gibuti, Germania, Olanda, Italia, Lettonia, Montenegro, Portogallo, Serbia e Spagna.
Il Corno d’Africa rappresenta uno degli snodi più importanti per il traffico marittimo internazionale e, al fine di salvaguardarne la sicurezza, nell’operazione sono impiegati diversi assetti, tra cui due navi militari europee, la fregata italiana multi missione Virginio Fasan e il pattugliatore spagnolo Rayo, un aereo da pattugliamento marittimo spagnolo ed un team di militari provenienti dalla Serbia, direttamente impiegati a bordo del naviglio mercantile a protezione dello stesso.
Al comando del capitano di fregata Michele Orini, nave Fasan – con un equipaggio di circa 170 persone a cui si aggiungono uno staff internazionale a supporto dell’Ammiraglio, composto da trenta militari tra ufficiali e sottufficiali, e i team specialistici della Brigata Marina San Marco e del Gruppo Operativo Subacquei e Incursori – sarà impegnata nell’area del Corno d’Africa sino al prossimo mese di dicembre.