06 dicembre 2016: FONTE – Stato Maggiore Esercito –
Per due settimane gli assetti dell’Esercito sono stati impiegati nel Mar Tirreno nell’esercitazione interforze denominata “Mare Aperto”.
L’esercitazione, che ha lo scopo di affinare le procedure operative nell’ambito dei reparti che compongono la Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM), ha visto imbarcati su Nave “Cavour” e su Nave “San Marco”, i Lagunari del reggimento “Serenissima”, gli assetti del 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine e del 17° Reggimento artiglieria controaerea “Sforzesca” di Sabaudia ed assetti della Aeronautica militare.
Il Contrammiraglio Salvatore Vitiello, comandante della Task Force Anfibia, ha dato il via alle operazioni di sbarco nel poligono di Capo Teulada pianificando e conducendo operazioni anfibie con uno staff integrato da ufficiali e sottufficiale di ogni Forza Armata. Dalle navi della Marina è sbarcato un gruppo tattico quale Initial Entry Force con capacità NEO (Non-Combatant Evacuation Operation) e Personnel Recovery composto da Lagunari e dai fucilieri di Marina del reggimento San Marco.
In tale contesto, il Comandante del reggimento lagunari “Serenissima”, Colonnello Massimiliano Stecca, assunto il comando della Forza da Sbarco, ha diretto e coordinato le operazioni di sbarco dei complessi minori alle dipendenze e le successive attività addestrative joint culminate nell’esercitazione a partiti contrapposti che ha testato le capacità dei comandanti e degli staff di condurre operazioni ad elevato realismo in uno scenario di gestione della crisi.
Con il pieno raggiungimento degli obiettivi addestrativi dell’esercitazione CNPM 2016, il pacchetto interforze ha dimostrato di essere una componente perfettamente integrata ed in grado di garantire al Paese una pronta ed efficace capacità expeditionary in risposta ai possibili scenari di crisi che dovessero presentarsi.