Il trono di Scarface

03 agosto 2016: FONTE -Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania

CATANIA: LOTTA ALLA MAFIA. LA GUARDIA DI FINANZA ESEGUE
PROVVEDIMENTO DEL TRIBUNALE DI PREVENZIONE E SEQUESTRA BENI
PER 44 MILIONI DI EURO AL CLAN MAZZEI.
A seguito di complesse indagini sul clan Mazzei di Catania e sui beni di questa
organizzazione mafiosa delegate dalla Procura Distrettuale Antimafia ai finanzieri
del Comando Provinciale di Catania, il Tribunale di Prevenzione di Catania ha
emesso un provvedimento in esecuzione del quale i finanzieri hanno sottoposto a
sequestro un patrimonio di circa 44 milioni di euro, illecitamente accumulato da
CERBO William Alfonso (34 anni), attualmente detenuto agli arresti domiciliari e
imputato per i reati di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e
bancarotta.
William CERBO era stato tratto in arresto dalla stessa Guardia di Finanza nell’aprile
del 2014 unitamente a 15 persone nel corso dell’operazione “Scarface”. In tale
contesto, il CERBO era emerso quale elemento di spicco del sodalizio criminale dei
“Carcagnusi”, particolarmente attivo nella gestione di attività economiche e
imprenditoriali del clan Mazzei oltreché delle più classiche attività di estorsione e
recupero crediti.
L’operazione, a suo tempo, era stata denominata “Scarface” perché dalle indagini
tecniche svolte dagli uomini del GICO di Catania il giovane era solito emulare il
boss Tony Montana del film “Scarface”. Addirittura CERBO si era fatto costruire un
trono con sopra riportate le sue iniziali, in tutto e per tutto uguale a quello dove era
solito sedersi nel film l’attore Al Pacino.
Le indagini avevano fatto emergere un quadro in cui i proventi delle attività
delittuose e delle bancarotte realizzate con metodo mafioso venivano inseriti nel
circuito legale attraverso la creazione di una galassia di imprese commerciali,
associazioni sportive dilettantistiche (a copertura di bische clandestine) e finanche
enti non a scopo di lucro. Ciò avveniva con la complicità di prestanome, familiari e
conviventi.
Sulla base di plurimi gravi indizi, i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Catania,
coordinati dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, hanno quindi avviato una
mirata indagine patrimoniale nei confronti del CERBO e del suo nucleo familiare
volta a verificare la coerenza del loro tenore di vita nonché del patrimonio
posseduto con i redditi dagli stessi dichiarati.
Le investigazioni – condotte anche con l’ausilio di sofisticati software sviluppati
dalla Guardia di Finanza per l’analisi sinergica di tutte le informazioni desumibili
dalle banche dati – hanno consentito di individuare i beni, mobili e immobili,
illecitamente accumulati dalla famiglia CERBO e hanno portato a evidenziare la
disponibilità complessiva di redditi di oltre 2 milioni di euro rispetto ai soli 80 mila
euro dichiarati al Fisco in 14 anni.
Nel corso di tale attività, in una delle società gravitanti nell’orbita dei “Mazzei” sono
stati rinvenuti dei bilanci firmati da soci già deceduti da anni.
La Sezione Misure di Prevenzione ha, dunque, disposto il sequestro di quote
societarie di 20 aziende e 30 beni immobili ubicati in diverse regioni d’Italia e
riconducibili a William CERBO, nonché di orologi di pregio, il tutto per un
controvalore complessivo pari a circa 44 milioni di euro.

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