26 Maggio 2016: FONTE -Unione Stella d’Italia-
Il presidente del consiglio, Matteo Renzi, felice di essere al posto giusto nel momento giusto, cioè di essere al governo nel momento in cui un uomo, abbandonato dalle Istituzioni in mano a una potenza nemica, torna a casa dopo quattro anni di ingiusta detenzione. Renzi, che non ha nessun merito in questa liberazione, né lui né il suo governo, ha subito dichiarato che l’India rimane un paese amico.
Se gli amici sono questi sarebbe meglio avere dei nemici con cui trattare le condizioni umilianti e vergognose che quel paese, spregiatore delle leggi e dei diritti umani, pretende ancora di estendere la sua supremazia su un militare italiano perfino nel suo paese.
Ma lasciamo perdere, siamo contenti anche se fa già un poco schifo pensare che Alfano vorrebbe che Salvatore Girone fosse su un palco alla sfilata del due Giugno per esporlo come un trofeo e che tutti gli opachi membri di questo governo imposto agli italiani ora girano in tondo, come del resto hanno sempre fatto, tronfi come tacchini a lodarsi a vicenda per la felice non conclusione di questa vergognosa faccenda.
Non conclusione perché nonostante le prove palesemente false, nonostante l’arrogante intransigenza indiana, nonostante la vigliaccheria dei tre governi che hanno gestito, malissimo, questa prova di forza internazionale, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre non sono ancora degli uomini pienamente liberi.
La classe politica italiana dovrebbe inchinarsi alla dignità che questi due uomini hanno dimostrato, alla lealtà verso la patria e la Marina Militare. Hanno sofferto in silenzio, senza mai lamentarsi, da veri uomini.
Onore a loro e alla Marina, vergogna alla classe politica, sempre più inutile e dannosa.
Andrea Marrone
Continua la campagna per il boicottaggio dell’india e dei prodotti indiani