Italiani- Il Calendario Esercito del 2016

10 Dicembre 2015: FONTE -Comando Regione Militare Nord-

Questa mattina, nel solco delle commemorazioni del Centenario dell’ingresso dell’Italia nella Grande Guerra, nella Sala Polifunzionale della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino è stato presentato alle autorità, civili e militari, della città metropolitana di Torino, il CalendEsercito 2016: “Italiani”, ideato, prodotto e realizzato interamente dallo Stato Maggiore dell’Esercito. L’illustre storico, Prof. Aldo Mola, nel suo intervento dal titolo “La Nazione italiana nella Grande Guerra”, ha ricordato la figura di Elia Rossi Passavanti (Terni, 5 febbraio 1896 – Terni, 11 luglio 1985), un militare e politico italiano, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare nella prima e seconda guerra mondiale.

L’Almanacco 2016 dell’Esercito è dedicato agli uomini e alle donne italiane, contadini, operai, artisti, intellettuali, impiegati, genitori, nonni e figli che hanno contribuito, partecipato e vissuto la Grande Guerra. Il percorso seguito nel calendario, dal punto di vista concettuale, storico e culturale, intende mettere a confronto l’atto eroico del singolo con il sentire e l’agire collettivo, quindi con l’eroicità di una nazione. Il progetto editoriale, che ne è seguito, ha inteso riproporre in uno stile “minimal” l’immagine del decorato Medaglia d’Oro o d’Argento al Valor Militare (scelto tenendo conto di Arma, Corpo e Specialità dell’Esercito dell’epoca) rafforzata dalle cartoline d’epoca a tema, alcune delle quali gentilmente concesse da collezionisti privati, con immagini contemporanee. Una dimostrazione che i valori che hanno amato i nostri avi sono gli stessi che gli uomini e le donne dell’Esercito coltivano ancora oggi.

La copertina del Calendario è dedicata a due eroi: Elia ROSSI PASSAVANTI e il Magg. Giuseppe LA ROSA, caduto a Farah, in Afghanistan, in un attentato, nel giugno 2013. I temi dei dodici mesi fanno riferimento alle relazioni civili/militari nel periodo bellico come ad esempio i cappellani militari, il lavoro del personale del Segretariato Generale per gli Affari civili operanti con il Genio militare, il ruolo della scuola, quello dell’Istituto per la mobilitazione. L’ultimo mese è dedicato agli eroi senza medaglia, cioè a coloro che, in battaglia e nella quotidianità hanno compiuto atti e gesta di grande valore che sono ricordati dalla tradizione orale e dal vivo ricordo dei concittadini. La pagina è quindi idealmente dedicata a tutti gli italiani che hanno saputo essere, sono e saranno sempre pronti a dare il meglio di sé.

Nel Calendario 2016 dell’Esercito sono presenti, non solo eroi militari, ma anche eroi della quotidianità che, nati nel 1916, hanno contribuito negli anni alla crescita del Paese. Il paginone centrale del prodotto editoriale, infatti, è dedicato ai personaggi italiani, uno per ogni mese, nati nel 1916 che hanno dato fattivamente il loro contributo alla crescita del Paese: Aldo Moro, Natalia Ginsburg e Ferruccio Lamborghini sono solo alcuni dei grandi italiani presenti nel CalendEsercito 2016, questo vuole essere un tributo alla vita che, anche nei momenti più tragici della storia, continua a produrre i suoi frutti.

Infine, nel corso dell’evento è stato presentato il nuovo logo istituzionale dell’Esercito Italiano. Il logotipo Esercito identifica l’istituzione in maniera decisa e inequivocabile. Non riporta l’aggettivo “italiano” in quanto specificazione superflua (visto l’elevato grado di associazione e riconoscibilità del brand) e per esigenze stilistiche e grafiche.

Le “stellette” furono introdotte nel 1871 prima per gli ufficiali di fanteria poi nel corso dello stesso anno allargate alle altre specializzazioni e nel Dicembre ad ogni soldato senza distinzione di gradi. Le motivazioni della scelta tennero verosimilmente conto degli antichi simbolismi legati alla stella generica e al pentagramma.

La stella contiene in sé i significati di luce, guida e distinzione:

  • la luce come lume, segno di elevazione culturale e sociale, di una mente dotata di sublime intelletto;
  • la funzione di guida come segno della capacità di condurre un gruppo di soldati in un’impresa, di orientamento e di scelta;

–          la distinzione dell’elemento singolo che emerge dal buio informe come segno di capacità individuali più alte rispetto alla media.

Si aggiungano le ulteriori connotazioni culturali del simbolo-stella: un insieme di punti non caotico ma organizzato (le costellazioni), la collocazione alta rispetto alla terra alla quale da sempre l’uomo dà un significato positivo, come se i valori morali si collocassero spazialmente in una scala dove ciò che sta in basso è peggiore di ciò che si colloca in alto.

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