11 Giugno 2015: FONTE -Marina Militare-
Lunedì otto giugno nelle acque antistanti la zona costiera da La Spezia a Marina di Pisa è iniziata la più importante esercitazione di sminamento della Marina Militare, chiamata Ita Minex.
L’addestramento coinvolge tutto il personale ed i mezzi della forza di contromisure mine con base a La Spezia e forze di Contromisure Mine Europee e NATO, tra cui Spagna, Germania, Francia, Grecia, Slovenia, Turchia e la partecipazione di osservatori provenienti da diverse Nazioni quali Algeria, Arabia Saudita, Brasile, Croazia, Egitto, Libano, Marocco, Stati Uniti, Tunisia, Emirati Arabi Uniti e Qatar.
Lo scopo dell’esercitazione è quello di addestrare il personale, impiegato a bordo e a terra, a pianificare e condurre efficaci operazioni di bonifica dei fondali lavorando in uno scenario che riproduce, nel modo più realistico possibile, una situazione di crisi in cui la minaccia non è prevedibile. La task force sarà in grado di effettuare una completa mappatura del fondale in grado di scoprire, localizzare ed identificare visivamente qualsiasi oggetto/minaccia presente sotto la superficie.
Fino al 22 giugno nelle acque del Mar Ligure fino a Marina di Carrara saranno impegnati diversi mezzi: le unità navali, gli elicotteri, i palombari, i Remotely Operated Vehicle (ROV – veicolo subacqueo pilotato da una postazione remota) e gli Autonomous Underwater Vehicle (AUV – Veicoli Subacquei Autonomi) di nuova acquisizione.
Nell’ambito dell’esercitazione un ruolo di rilievo sarà assegnato anche alle unità Ausiliarie tipo Moto Trasporto Costiero/Fari (MTC/F) che svolgeranno importanti attività di supporto.
Questo scenario d’esercitazione metterà in risalto le spinte capacità duali delle unità cacciamine ed ausiliarie nazionali che vedranno operare – da bordo – il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana e svolgeranno anche attività in supporto ad Organizzazioni/Enti esterni alla Forza Armata quali i VV.FF. e le Forze di polizia locali.
Quest’anno prendono parte all’esercitazione anche Università ed istituti di ricerca provenienti da Firenze, Pisa, Genova ed Ancona, che potranno sperimentare alcuni veicoli subacquei di loro realizzazione.