Il Generale Portolano accoglie in Libano il Presidente irlandese in visita

29 Aprile 2015: FONTE -Esercito Italiano-

​​​Naqoura, il Generale di Divisone Luciano Portolano, Capo della Missione  e Comandante della Forza ONU nel Libano meridionale, ha incontrato il Presidente della Repubblica d’Irlanda, Michael Daniel Higgins, in visita ai militari irlandesi impiegati nell’ambito della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon).

Ad accogliere il Presidente, presso la base delle Nazioni Unite di At-Tiri, anche Samir Moqbel, Ministro della Difesa libanese. Dopo la resa degli onori, nel corso di un colloquio ristretto  con il Presidente irlandese, il Generale Portolano si è soffermato sulla situazione regionale con particolare riferimento al vicino conflitto siriano i cui riflessi, diretti e indiretti, si ripercuotono fortemente sulla politica interna e di sicurezza nazionale del Paese.

Nell’illustrare il complesso quadro operativo che caratterizza l’area di intervento di UNIFIL, e i risultati sinora conseguiti, il Generale ha anche sottolineato l’importanza di contribuire al rafforzamento dello “Strategic Dialogue” – meccanismo  volto allo sviluppo delle capacità della Forze Armate Libanesi – quale importante leva per il conseguimento dei fini indicati nel mandato della risoluzione 1701.

Parole di apprezzamento per l’operato svolto dagli oltre 10.000 peacekeepers sono poi state espresse  dal Presidente che ha assicurato  al Generale Portolano  il pieno supporto alla missione fino a quando la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non troverà piena attuazione.

Al termine dell’incontro, il Presidente Higgins ha deposto una corona al monumento dei caduti di Tibnin in ricordo dei 47 militari irlandesi che hanno perso la vita nell’adempimento del proprio dovere nel Libano del Sud. L’impegno dell’Irlanda nel Pese dei Cedri, in termini di personale, ammonta a 195 caschi blu schierati nel settore ovest dell’area di operazione a  guida italiana. Complessivamente UNIFIL è costituita da oltre 10.000 militari, provenienti da 38 differenti Nazioni, e da circa 1.000 dipendenti civili.

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