Esercito e Ordine Pubblico

11 Aprile 2015: FONTE -Stella d’Italia News-

Tempo fa, scrivendo un libro storico sulla Battaglia del Volturno, “I Mille, la battaglia finale”, edito da Newton Compton Editore, imputavo come concausa della sconfitta dell’Esercito del Regno delle Due Sicilie il fatto che esso era formato ed addestrato non tanto come strumento di difesa da aggressioni esterno, o strumento di offesa, ovvio, ma soprattutto come forza di polizia atta a reprimere il dissenso e la criminalità interne al Regno.

E oggi arriva la notizia che l’Esercito è stato disposto a protezione del Tribunale di Milano. A parte l’ovvietà del fatto che un evento come quello di un pazzo che decide di farsi giustizia da solo avviene piuttosto di rado e non sembra giustificare l’uso addirittura di militari armati fuori da un tribunale devo subito dire che questo uso dello strumento militare come tampone alle falle dell’ordine pubblico è illogico e sbagliato.

Lo Stato addestra i nostri militari per altri compiti e non per fare da sentinelle per le strade in tuta mimetica e fucili d’assalto, questa militarizzazione delle città non è un bello spettacolo neppure per me che apprezzo chi veste con onore una divisa, figuriamoci chi è invece un antimilitarista accanito come tanti di quei soloni in Parlamento che però, in caso di emergenze vere, rare e molto spesso, come in questo caso, fasulle, chiamano subito l’Esercito per risolvere i problemi nati dalla loro stessa insipienza.

L’enorme falla nel sistema di sicurezza del Tribunale di Milano consisteva, e temo consista ancora, nell’ingresso degli avvocati che, per non perdere tempo per loro prezioso, non vogliono sottostare ai controlli destinati al popolo comune. Tutto bene ma chi ci garantisce che una volta o l’altra non sia proprio uno degli avvocati ad impazzire?

Siamo dunque alle solite, una casta che non intende adeguarsi alle esigenze del vivere civile, il solito malaffare italiano. Che vergognosa scena quella degli avvocati che si indignavano in televisione a chi gli chiedeva se non fosse il caso di imporre anche a loro i controlli imposti ai comuni mortali.

E quindi l’Esercito, camionette e fucili d’assalto assolutamente inutili visto che la minaccia non viene da fuori ma da dentro il palazzo di giustizia. Ennesimo spreco di denaro pubblico e umiliazione delle competenze del militare costretto a fare da guardia giurata dopo essere stato sottoposto a un lungo, metodico e qualificato addestramento militare. Povera Italia, così simile al defunto Regno delle Due Sicilie.

Andrea Marrone

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