Presentato il Calendesercito 2015

11 Dicembre 2014: FONTE – Esercito Italiano –

Oggi presso la sala del consiglio del comune di Viterbo, piena all’inverosimile, alla presenza delle massime autorità civili, militari, di una folta rappresentanza di dirigenti scolastici , di studenti ed associazioni operanti nel settore sociale, il Comandante dell’Aviazione dell’Esercito, Gen Antonio Bettelli, ha presentato il calendario dell’Esercito 2015.

L’esposizione è stata arricchita dagli interventi di specialisti che hanno approfondito alcuni temi trattatti nell’opera, in particolare:

Wanda Cherubini (Direttore della testata on-line Tusciatimes):“ lo stile giornalistico dell’epoca, l’Italia del 1915 – 1918, focalizzando l’attenzione oltre che sulle immagini, anche sui testi, che rappresentano, in modo appassionato e partecipato, il ruolo dell’Esercito come primo elemento identificativo di una nuova identità nazionale.

Sono personaggi e persone che scrivono e fotografano un’epoca con parole che fanno riflettere e immagini che vivificano i ricordi una guerra.

Rachele Magro (psicoterapeuta Associazione Altra Metà della Divisa):  “ La famiglia è l’elemento cardine della nostra cultura, Il legame con i propri cari lontani ed il timore di non riuscire a tornare da loro, sono i temi ricorrenti in cui, sentimenti ed emozioni traspaiono con tutta la loro forza. Ma sono le Istituzioni a stupirci, ancora una volta, con la loro capacità di adeguarsi velocemente alle nuove esigenze: è il caso del matrimonio per procura.

Rosanna De Marchi (Scrittrice e poetessa): “LAMOBILITAZIONE, Istituto che contribuì a chiamare alle armi oltre 5 milioni di uomini, il 97% degli italiani abili; uno sforzo immane che ha alimentato lo sforzo bellico nei 3 lunghi anni di guerra e che ha lasciato nelle case solo donne, bambini e anziani – Testimonianze dalla Tuscia

Infine si è illustrato il Concorso nazionale ”La storia della Grande Guerra riletta dai giovani di oggi – mai più trincee”

La storia della Grande Guerra riletta dai giovani di oggi: mai più trincee Tra le iniziative didattiche realizzate in occasione del centenario della Prima guerra mondiale, il Ministro della Difesa, in collaborazione con il MIUR, ha indetto il concorso nazionale ”La storia della Grande Guerra riletta dai giovani di oggi – mai più trincee”

Partendo dagli eventi che hanno caratterizzato la Prima guerra mondiale, studenti di Istituti scolastici di ogni ordine e grado potranno elaborare dei temi che approfondiscano vari aspetti storici e contemporanei.

Dal significato storico della ricorrenza all’importanza dell’integrazione europea per preservare e garantire la stabilità dell’Europa, dal contributo fornito dalle Forze armate italiane alla stabilità internazionale nelle missioni di pace all’estero.

Tre le tracce:

– scuole primarie: “In relazione alla conoscenza sull’argomento del centenario della Grande Guerra, si esprimano proprie considerazioni su questo episodio storico e quali moniti senti di poter affermare nei confronti dei cittadini italiani ed europei affinché simili conflitti non si ripetano più”;

– scuole secondarie di I grado: “Il Novecento è stato segnato da feroci e crudeli conflitti, nati proprio nel cuore del Continente europeo, che lo hanno sconvolto e lacerato. A partire proprio dalla Grande Guerra. Quali sono le riflessioni e le tue impressioni affinché le Nazioni, a partire da quelle europee, sviluppino una cultura ed un dialogo improntato a far emergere sempre lo spirito di fratellanza e civile convivenza tra i popoli”;

– scuole secondarie di II grado: “Il concetto di sicurezza non esprime, oggi, una condizione statica di “assenza di conflitti”, bensì una tensione dinamica verso sempre nuove e più efficaci forme di integrazione, comunanza di sforzi, solidarietà e amicizia tra i popoli. Nel 2012 l’Unione Europea ha ricevuto il premio Nobel per la pace, grazie al suo contributo nella trasformazione “di un Continente in guerra in un Continente di pace”. Quale pensi possa essere il contributo che l’Europa potrà ancora fornire alla pace e alla sicurezza internazionale affinché non si ripetano i terribili conflitti del Novecento. Quale potrà essere l’apporto dell’Italia per la pacifica convivenza tra i popoli, considerando anche l’impegno delle Forze Armate italiane a favore della stabilizzazione delle aree di crisi”.

I temi dovranno essere consegnati entro il 28 febbraio 2015, secondo quanto stabilito nel bando di concorso ed i migliori tre di ogni categoria saranno premiati.Il sindaco iochelini ha voluto concludere con una riflessione sugli aspetti non secondari che anche a causa della guerra hanno determinato una maggiore conoscenza e coesione tra gli italiani al fronte che spesso fino a quel momento non si erano mossi dalle aree di provenienza e non avevano ascoltato dialetti differenti, si stava creando una coscienza nazionale.  

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