21 Novembre 2014. FONTE – Unione Stella d’Italia –
Ieri il fantomatico governo Renzi, quello del tutto va bene madama la marchesa, ha annunciato che la social card, cioè l’obolo elargito alle classe più economicamente deboli e mascherato con il solito provincialismo con una ridicola denominazione inglese, verrà estesa anche agli extracomunitari. l’Unione Stella d’Italia vorrebbe sapere perché, in una Italia oppressa dalla povertà dobbiamo fare l’elemosina agli extracomunitari? Forse per incentivarne gli sbarchi? Forse per l’affannosa ricerca del procacciarsi nuovi votanti? Forse per infilare un altro dito negli occhi, e mi limito agli occhi, degli italiani?
Non lo so, ma prendiamo, a proposito di dita messe a casaccio dove capita, alla nuova pensata buffonesca di una banda di folli: il canone TV, una delle tasse più odiose che ci ritroviamo a pagare per un servizio pubblico lottizzato, sprecone, fornitore di programmi di infimo profilo, già trasformata con una furberia da cialtroni in tassa sul possesso della televisione, ora vorrebbe essere generalizzata e fatta pagare con la bolletta elettrica. Cioè ora per pagare la RAI non serve neppure avere un televisore, basta avere la corrente elettrica!
Stiamo arrivando, a passo di carica, alla tassazione dell’aria che respiriamo e tutto per alimentare una demenziale macchina atta solo a generare sperperi, a produrre povertà, a distruggere speranze e futuro ed a alimentare flussi migratori che stanno alterando la componente etnica del nostro paese. Occorre, alla svelta, sviluppare progetti alternativi e avere il coraggio di proporli, con forza. Con questa gente tra le palle, scusate la volgarità ma sono indignato, l’Italia sparirà dalla carta geografica tra poco tempo come è già sparita dalla mappa del primo mondo, non si è soffermata sul secondo ed è arrivata, fanalino di coda, nel terzo.
Notizia della televisione di ieri, un milione e mezzo di bambini, in Italia, non hanno una alimentazione adatta perché i loro genitori sono ridotti alla povertà. Cosa dobbiamo fare? Aspettare ancora? Non credo.
Andrea Marrone