10 Novembre 2014: FONTE – Marina Militare-
Il Secondo Gruppo permanente della Nato di Contromisure Mine (SNMCMG2) al comando del capitano di vascello Giovanni Piegaja ha concluso l’esercitazione “Noble Justification” ottenendo la certificazione Nato Responce Force ed ha iniziato l’esercitazione Ariadne 2014 nel Golfo di Patrasso (7 – 17 novembre 2014).
Il Gruppo Navale, composto dai cacciamine Homburg (Germania), Grimsby (Inghilterra), Erdek (Turchia), dal dragamine Priboy (Bulgaria) e dalla “Flagship” Aviere (Italia), si è trasferito dalle acque spagnole dell’Oceano atlantico, teatro delle precedenti attività, al porto greco di Patrasso.
L’annuale esercitazione organizzata dalla Marina ellenica simula uno scenario di crisi bilaterale tra due nazioni confinanti, una delle quali, in virtù dello status di membro della NATO, richiede l’intervento dell’Alleanza per evitare un’ulteriore escalation della crisi in atto e garantire la sicurezza della navigazione a seguito di un’attività di minamento della controparte.
Il compito degli assetti partecipanti è quello bonificare le aree di mare minacciate dalla presenza di mine navali al fine di minimizzare il rischio per il traffico mercantile in zona. Una fase dell’esercitazione riguarderà anche la difesa anti-aerea e la difesa da minaccia asimmetrica dei mezzi coinvolti.
Dal giorno dell’adesione al Patto Atlantico della Bulgaria, il 29 marzo 2004, per la prima volta una nave della Marina bulgara prende parte alle esercitazioni del gruppo navale SNMCMG2: parteciperà anche alla successiva chiamata “NUSRET”che si svolgerà nelle acque turche del Golfo di Smirne.
Nave Aviere è un pattugliatore di squadra classe Soldati, che fa parte della Prima Squadriglia Fregate della Marina Militare. L’unità, da quando ha ricevuto la bandiera di combattimento, è entrata a far parte a pieno titolo della Flotta d’Altura, partecipando a diverse operazioni navali alle quali l’Italia ha fornito il proprio contributo:
- “Enduring Freedom” del 2002 – una delle operazioni nate a seguito degli attentati dell’11 settembre 2001;
- “Active Endeavour” negli anni 2004, 2005, 2008, 2009 e 2010 – un’operazione militare navale dellaNATO nel Mediterraneo per prevenire movimenti di terroristi o traffico di armi di distruzione di massa ed in generale per garantire la sicurezza della navigazione nelle principali vie di comunicazione marittime del Mediterraneo:
- “UNIFIL” nel 2009 – sotto egida ONU, per il controllo delle acque territoriali libanesi – che ha ottenuto la rimozione del blocco navale israeliano e ha restituito al Libano la sovranità sulle proprie acque territoriali e la libertà di navigazione.
- “Joint Warrior” nel 2010 – un’esercitazione internazionale pianificata dal Centro di addestramento britannico della Royal Navy (JTEPS), condotta nelle acque antistanti la Scozia Nord-occidentale, quando l’Unità è stata integrata nel dispositivo Standing NATO Maritime Group 2;
- IONIEX” edizioni 2011 e 2012 – esercitazione bilaterale di cooperazione italo-russa per accrescere l’interoperabilità tra le due marine con la partecipazione di Unità della flotta del Mar Nero della Marina della Federazione Russa.
Infine, focalizzando l’attenzione in ambito nazionale, negli ultimi due anni Nave AVIERE ha partecipato ad eventi addestrativi avanzati “MARE APERTO” e “AMPHEX” che hanno visto anche la partecipazione di assetti cooperanti dell’Aeronautica Militare e dell’Esercito in uno scenario che ricalca le ultime situazioni di crisi scoppiate nel Mediterraneo, conseguendo nel complesso ottimi risultati.
Il Crest
Nell’ideazione dell’immagine del Crest di Nave Aviere si è voluto trovare la connessione tra la Marina Militare e L’Aeronautica Militare. L’immagine riporta, nella parte superiore centrale un’aquila turrita ad ali spiegate (ripresa dallo stemma dell‘Aeronautica) , e posizionata lì in modo poi da unire in maniera molto forte due realtà (quella del cielo e quella del mare) in apparenza lontane, ma che hanno e sviluppano in sintonia la stessa finalità nell’ ambito degli spazi di pertinenza. La nave pare riemergere fiera dal mare in tempesta nella zona centrale del Crest proiettandosi con grinta e sicurezza nella stessa direzione dello sguardo vigile dell’aquila. Nella parte sottostante l’aquila è sistemato il motto “Virtute Siderum Tenus“, lo stesso motto della Aeronautica Militare Italiana e che significa ”Con Valore fino alle stelle”.