08 ottobre 2014 FONTE – Web News Corpo Forestale dello Stato.
La Forestale è un insostituibile presidio di legalità. La lotta alle Ecomafie e alle Agromafie va condotta tutti insieme. È per questo che la Forestale va potenziata e ne va valorizzata la specificità e la professionalità in quanto esempio completo di impegno costante e attivo. Perdere il Corpo forestale dello Stato significherebbe indebolire la forza dello Stato contro le mafie”. Così Don Luigi Ciotti presidente dell’Associazione Libera, nomi e numeri contro le mafie intervenuto oggi a Lampedusa nell’ultima tappa di “Libera per la Natura” il progetto organizzato dal Gruppo Sportivo Forestale e Libera.
Una staffetta che ha visto protagonisti più di 500 studenti dell’isola che vestiti con maglie verdi, bianche e rosse hanno percorso 200 metri di corsa per non dimenticare i tanti morti in mare che cercano la speranza proprio su questa isola. Madrina della manifestazione l’atleta olimpica Gloria Hooper del Gruppo Sportivo Forestale che ha aperto la staffetta. Durante la gara i ragazzi si sono passati un testimone di legno costruito con i resti di un barcone approdato qui. “Ho corso anche io oggi, una corsa di civiltà per poterci passarci di mano in mano un testimone simbolico di responsabilità per non dimenticare. Oggi abbiamo corso insieme per la vita. Le mafie esistono e vanno combattute, tutte le Forze di Polizia sono impegnate in questa difficile lotta. Bisogna ridefinire la parola Legalità – continua Don Luigi Ciotti – I beni sottratti alle mafie vanno restituiti alla comunità. Un futuro migliore è possibile se lo costruiamo insieme”. L’ipotesi che il Corpo Forestale dello Stato possa confluire in un altro corpo di polizia preoccupa, molto, non solo per la lotta all’eco mafia che i dati dicono sempre in crescita, ma anche per la tutela del territorio e di tutte le specie viventi che lo abitano. Rimuovere questo baluardo di difesa e legalità vorrebbe dire lasciare spazio a chi fa della natura e degli animali oggetto di traffici criminali.