Ministri Martina, Lorenzin e Galletti con il Capo del Corpo Forestale Cesare Patrone

01 agosto2014 FONTE – Web News Corpo Forestale.

Si è tenuta oggi, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, l’incontro con i rappresentanti del Gruppo di lavoro “Terre dei Fuochi”, al quale hanno partecipato Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Beatrice Lorenzin, Ministro della salute, Gian Luca  Galletti, Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, Giovanni Romano Assessore all’Ambiente della Regione Campania e Cesare Patrone, Capo del Corpo forestale dello Stato, in qualità di coordinatore del Gruppo. Durante la riunione sono stati comunicati i dati relativi ai campionamenti di tutti i siti classificati a livello di rischio “4” (rischio medio-alto),  individuati ai sensi della Direttiva Interministeriale emanata il 23 dicembre 2013, per il monitoraggio di una superficie complessiva di 29 ettari.

Dalle analisi condotte è emerso che di questi 14 ettari, pari a circa il 50%, sono risultati indenni da contaminazioni ambientali e pertanto potranno essere liberamente coltivati. Su circa 6 ettari, invece, le analisi hanno restituito valori molto superiori alla concentrazione di soglia e pertanto su di essi dovrà essere fatta una “caratterizzazione ambientale”, ovvero andranno ricostruiti i fenomeni di contaminazione col fine di individuare le successive attività di bonifica.

Per i restanti 9 ettari si è ancora in una fase di valutazione e non appena ultimate le analisi di laboratorio se ne darà tempestiva comunicazione. Si rileva che nei siti classificati a livello di rischio “3” (rischio medio) e “5” (rischio alto), per  una superficie complessiva di 113 ettari, non è stata riscontrata alcuna presenza di sostanze radioattive di superficie e su  questi  sono tuttora in corso le attività di campionamento del suolo,  dell’acqua  e  della vegetazione.

Entro il 15 agosto prossimo saranno ultimati anche i rilievi magnetometrici per  l’eventuale presenza di rifiuti sepolti. Al termine delle attività di campionamento ed analisi sui siti individuati nei primi 57 comuni,  si procederà al controllo di ulteriori 31 comuni previsti dal Decreto Interministeriale del 16 aprile 2014. Il gruppo di lavoro ha messo a punto un metodo scientifico nuovo che consentirà di valutare ogni particella al fine di stabilirne la futura utilizzabilità agronomica, rispetto al rischio inquinamento. Qualora ne ricorresse la necessità, analogo modello scientifico potrà essere applicato  anche in altre aree del territorio nazionale che dovessero presentare problematiche similari.

Condividi

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sponsor

Articoli correlati