11 luglio h 14.40 La droga arrivava dal Sud America attraverso la Turchia e alimentava le piazze di spaccio della Sardegna. L’attività dell’organizzazione criminale italo-turca che gestiva il traffico di cocaina, è stata interrotta dagli agenti della Squadra mobile di Cagliari, che questa mattina hanno arrestato cinque dei sette appartenenti al gruppo criminale, due dei quali sono finiti in carcere, mentre gli altri tre sono agli arresti domiciliari. L’accusa nei loro confronti è di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Per uno di loro c’è anche l’accusa di aver allestito e coltivato una serra composta da quasi 400 piante di cannabis, trovata nel territorio di Pula (Cagliari). L’indagine della Mobile, denominata “Ultimo minuto”, è stata avviata nel 2012 partendo dal monitoraggio svolto su un cittadino turco coinvolto in una precedente operazione. L’uomo, sfruttando le sue conoscenze in patria, ha attivato il nuovo canale di approvvigionamento della droga. Al gruppo criminale viene contestata l’importazione in Italia di 10 chili di cocaina, per un valore sul mercato di almeno 300 mila euro. Con la Mobile cagliaritana hano collaborato gli artificieri della Questura, una unità cinofila di Abbasanta e alcuni agenti della Squadra mobile di Nuoro.
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