02 luglio h 17.10 FONTE – Ufficio stampa Marina Militare – Gli uomini del Nucleo S.D.A.I. (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Comsubin hanno concluso ieri una complicata operazione di bonifica ambientale, rimuovendo quattro ordigni esplosivi nelle acque antistanti il porto di AnconaQuattro bombe d’aereo di fabbricazione statunitense, contenenti fosforo, sono state rinvenute in mare dopo quasi 70 anni dal termine della seconda guerra mondiale. La pericolosità di questi ordigni, data dall’agente chimico al loro interno, impone normalmente la rimozione della spoletta e la successiva distruzione in cava. Questa procedura però non era attuabile a causa dell’elevata corrosione delle parti metalliche delle bombe, che ne impediva la ‘manipolazione’ per la successiva messa in sicurezza. La situazione ha imposto al personale del Gruppo Operativo Subacquei, dislocato presso il Nucleo S.D.A.I. di Ancona, di studiare una soluzione innovativa per bonificare gli ordigni in mare. Con la collaborazione della locale autorità portuale e degli artificieri dell’Esercito, sono state realizzate alcune casse speciali per il contenimento delle bombe – necessarie a mantenerli sempre immersi per non farli reagire con l’ossigeno dell’atmosfera – ed un particolare contenitore metallico per neutralizzarle in sicurezza. Le operazioni di bonifica hanno richiesto una settimana di lavoro, durante la quale gli operatori Subacquei della Marina sono riusciti a portare a termine, in alto mare, la distruzione dei quattro ordigni.
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