27 Maggio 2014, ore 12,00 – FONTE – Aeronautica Militare –
Si è svolto nello storico “Stadio Alfredo Berra” di Roma dal 24 al 25 maggio la prima edizione del “Roma Drone Expo & Show“, il salone aeronautico dedicato al mondo degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR).
L’Aeronautica Militare ha preso parte alla manifestazione inserendo all’interno del villaggio espositivo il mock up del “Predator“, in dotazione al 32° Stormo di Amendola, e quello dello “Strix-C“, in dotazione al 16° Stormo “Protezione delle Forze” di Martina Franca.
Gli oltre 6000 appassionati del settore hanno avuto la possibilità di rivolgere domande al personale che impiega questi APR suscitando un notevole interesse soprattutto tra coloro che ancora non conoscono bene il loro impiego operativo.
A questa prima edizione hanno partecipato oltre 40 espositori, con diverse aziende nonchè imprese e consorzi di recente costituzione. Importante anche la presenza di enti e istituzioni scientifiche.
In mostra, oltre 50 droni ad ala fissa e rotante, di ogni tipo e modello, da un piccolo quadricottero grande come il palmo di una mano al grande drone-dirigibile Nimbus EOS Xi.
Il Generale di Brigata Aerea Stefano Vito Salamida, Capo del 4^ Reparto dello Stato Maggiore Aeronautica, ha inaugurato insieme al Direttore del Dipartimento di Ingegneria “Roma Tre”, Prof. Paolo Atzeni, e al responsabile della manifestazione, Dott. Luciano Castro, la sessione dedicata a workshop e conferenze su diverse tematiche: dalle polizze assicurative e di sicurezza del volo dei droni, al loro impiego per le attività di security, nella ricerca scientifica e nell’agricoltura, fino alle attività operative svolte appunto dall’Aeronautica Militare con una conferenza, svolta domenica 25 Maggio, dal titolo “In volo con il Predator e lo Strix-C – Esperienze operative con gli UAV dell’Aeronautica Militare“.
Il Predator dell’Aeronautica Militare è considerato ormai un assetto fondamentale ed irrinunciabile per supportare le operazioni a terra e aumentare la protezione delle forze schierate sul terreno.
Infatti, in Afghanistan i ‘Predator’ italiani, che possono volare continuativamente per circa 20 ore, hanno da poco toccano quota 13mila ore di volo (pari a circa un anno e mezzo di volo continuativo) e sono principalmente impiegati per assicurare, per prolungati periodi di tempo ed a notevoli distanze, anche in aree contaminate o pericolose, attività di intelligence, sorveglianza e ricognizione aerea (ISR).
Le loro capacità e la loro flessibilità d’impiego li rendono idonei a svolgere anche attività duali (dual use capability) in concorso alle attività di altri Ministeri: i Predator sono stati impiegati per contribuire alla sicurezza nazionale in occasione di alcuni “grandi eventi” come il vertice intergovernativo Russia–Italia (2007) ed il G8 dell’Aquila (2009).
L’Aeronautica Militare, peraltro, ha utilizzato tali sistemi anche in Libia, nell’operazione Unified Protector(OUP), e li impiega tuttora con successo in supporto delle forze della NATO in Kosovo nonché nell’operazione “Mare Nostrum“.
Forte dell’esperienza maturata nel campo degli APR strategici, la Forza Armata si è dotata anche di un sistema APR di carattere tattico per le unità impegnate nella protezione delle forze schierate, per tale motivo ha acquisito il sistema denominato Strix-C. Questo Mini APR, in quanto al di sotto dei 20 kg, è adatto alla ricognizione e alla sorveglianza ravvicinata di obiettivi in funzione di sistema aereo di scoperta avanzata di una minaccia.