07 Giugno 2013 – ore 19,15 : FONTE – Arma dei Carabinieri Comando Provinciale di Roma –
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a 2 rapinatori seriali che in dieci giorni avevano messo a segno 7 rapine ai danni di commercianti della zona sud-est della Capitale ed in particolare dei quartieri di Centocelle e Cinecittà.
Per giorni, la scorsa estate, gli abitanti e i negozianti della zona erano stati gettati nel panico da una banda armata che era riuscita a portare a compimento i colpi ai danni di supermercati, farmacie, ristoranti e distributori di carburante. I Carabinieri, esaminando le registrazioni degli impianti di video-sorveglianza presenti in un supermercato e due farmacie oggetto delle rapine, grazie alla conoscenza del territorio, mediante la comparazione tra le immagini estrapolate e quelle già in archivio, nonché la collaborazione degli impiegati degli esercizi commerciali rapinati, sono riusciti ad individuare i malviventi in un romano di 25 anni residente ad Aprilia un di 33 anni, romano residente nella Capitale. I due erano tutti uniti da una vita dedita alla violenza ed un passato di piccoli ma allarmanti reati che li avevano portati ad essere conosciuti alle forze dell’ordine. Quest’ultimi, sfruttando le reciproche conoscenze, erano riusciti con il tempo a perfezionare un modus operandi tanto organizzato e complesso da portarli ad approntare un covo costituito da un appartamento occupato all’interno di un palazzo-alveare di case popolari in zona Cinecittà, non riconducibile ad alcuno di loro, grazie alla connivenza di terze persone, che utilizzavano unicamente come base dove pianificare metodicamente i colpi da mettere a segno. Prima di ogni colpo, era immancabile il sopralluogo nell’esercizio prescelto: i Carabinieri hanno verificato, infatti, che i rapinatori si presentavano all’interno dei loro “obiettivi” uno o due giorni prima del colpo e facevano regolarmente alcuni acquisti. E’ stata proprio questa abitudine a tradire i due giovani. Per giungere sul luogo dove commettere le rapine e successivamente per garantirsi la fuga, i due utilizzavano piccole utilitarie rubate nei giorni precedenti nella zona del Casilino. La complessa attività di indagine ha portato al rinvenimento di due delle autovetture utilizzate per compiere le rapine (a bordo delle quali sono state rilevate le impronte digitali di un componente della banda), di un coltello ed un berretto abbandonati su una delle scene del crimine da uno degli autori. Nel corso dell’attività investigativa sono state anche eseguite numerose perquisizioni nella Capitale e sul litorale, che hanno permesso di far emergere ulteriori elementi corroboranti al già completo quadro accusatorio.