Fonte: military.com
Secondo i dati interni del servizio , più della metà degli ufficiali superiori dell’esercito sta rifiutando opportunità di comando, preferendo la stabilità dei ruoli di stato maggiore alle elevate esigenze della leadership, oppure andando in pensione.
Il Battalion Command Assessment Program, o BCAP, pilastro degli sforzi dell’esercito per valutare la prontezza alla leadership, valuta annualmente da 800 a 1.000 tenenti colonnelli attraverso colloqui, test psicologici e valutazioni dell’idoneità fisica.
Storicamente, l’85% di quei partecipanti è stato ritenuto idoneo al comando. Eppure quest’anno, il 54% degli ufficiali idonei ha scelto volontariamente di non partecipare.
“Le ragioni predominanti erano circostanze personali e familiari, come l’idoneità alla pensione e la stabilizzazione della famiglia”, ha detto a Military.com in una dichiarazione il maggiore Heba Bullock, portavoce dell’esercito.
Il grado di tenente colonnello comporta un prestigio unico, offrendo agli ufficiali la possibilità di comandare unità di circa 1.000 soldati e di svolgere ruoli fondamentali nei piani del Pentagono per la preparazione delle forze alla guerra. La posizione si colloca all’intersezione tra il quadro generale del Dipartimento della Difesa e la vita quotidiana delle truppe di base.
Ma sebbene una posizione di comando sia estremamente prestigiosa, comporta anche orari di lavoro infiniti.
Invece, alcuni ufficiali sono attratti da posizioni di staff, ruoli meno visibili e meno stressanti che promettono stabilità per lo stesso stipendio. Questi lavori non hanno l’eccitazione di guidare truppe, ma offrono qualcosa che molti ufficiali a metà carriera potrebbero desiderare: una pausa dalla routine incessante del comando.
In altri casi, i tenenti colonnelli raggiungono il traguardo dei 20 anni di pensione e devono decidere se aspirare al grado di generale o andare in pensione.
Tuttavia, non è chiaro cosa abbia determinato il recente aumento di ufficiali superiori che hanno abbandonato potenziali opportunità di comando.
Man mano che i soldati salgono di grado, aumentano anche le preoccupazioni per la carriera dei loro coniugi, un problema che raggiunge il culmine al grado di tenente colonnello. Le famiglie hanno da tempo sollevato preoccupazioni sul fatto che le pressioni costanti della vita militare, tra cui programmi imprevedibili, missioni a lungo termine e le posizioni generalmente rurali di molte installazioni, rendano difficile per i coniugi costruire la propria carriera.
Anche l’accesso all’assistenza all’infanzia è emerso come un problema urgente, con le strutture gestite dai militari che affrontano carenze di spazio e i costi degli asili nido civili in forte aumento. Questi ostacoli logistici complicano ulteriormente il calcolo decisionale per gli ufficiali che soppesano i rigori del comando rispetto alla relativa stabilità dei ruoli del personale.