Fonte: militarywatchmagazine.com
Un massiccio attacco missilistico balistico iraniano su obiettivi in Israele lanciato il 1° ottobre ha preso di mira la base aerea di Nevatim, tra gli altri obiettivi chiave nel paese. La struttura ospita entrambi gli squadroni di caccia di quinta generazione F-35 dell’aeronautica militare israeliana e in precedenza era destinata a ospitare un terzo squadrone di caccia dopo la loro consegna. Fonti dei media iraniani hanno riferito che la struttura è stata “completamente distrutta” nell’attacco. Le riprese da Israele hanno confermato l’impatto di decine di missili balistici che la rete di difesa aerea israeliana non è riuscita ad abbattere, con obiettivi colpiti tra cui il quartier generale dell’agenzia di intelligence Mossad, situato a Tel Aviv, che è stato raso al suolo dall’attacco.
I resoconti hanno indicato che la maggior parte degli F-35 della base aerea di Nevatim, oltre 20 caccia, sono stati distrutti nell’attacco, con i caccia stealth che rappresentano uno degli obiettivi di maggior valore in Israele. La struttura è stata definita la “base aerea più importante” di Israele a causa dell’importanza dell’F-35 nella flotta del paese. Israele schiera solo due squadroni di costosi jet stealth e fa molto affidamento su di essi, poiché il resto della flotta di caccia si basa su avionica ampiamente obsoleta e vecchi radar a scansione meccanica. Gli F-35 svolgono un ruolo centrale nei piani israeliani per potenziali attacchi all’Iran, con le loro capacità stealth e avionica avanzata, inclusi sistemi di guerra elettronica e altre caratteristiche di soppressione della difesa aerea, che li rendono risorse ottimali per tali operazioni. La distruzione degli F-35 è quindi un passo importante verso la limitazione della capacità di Israele di rispondere con un’ulteriore escalation. Sebbene Israele abbia ordinato un terzo squadrone di F-35, significativi problemi con la produzione, che rimane a una frazione dei ritmi inizialmente previsti, hanno causato una coda di consegna molto lunga e ciò significa che Israele inizierà a ricevere i nuovi caccia ordinati solo a partire dal 2028.
L’attacco iraniano ha dimostrato i gravi limiti della rete di difesa aerea di Israele, nonostante il paese abbia di gran lunga la rete più densa e sofisticata di qualsiasi attore allineato all’Occidente, rivaleggiata solo da quella di Taiwan. I media israeliani hanno riferito che il primo ministro Benjamin Netanyahu e un certo numero di ministri sono stati costretti a rimanere in una posizione sotterranea fortificata a Gerusalemme per ore durante l’attacco, con corrispondenti occidentali che hanno riferito che massicce esplosioni potevano essere avvertite in tutta Tel Aviv. Lo stato attuale della flotta di caccia israeliana rimane altamente incerto e, insieme alla presunta distruzione della base aerea di Nevatim, sono state segnalate altre perdite di caccia, tra cui perdite di F-15 alla base aerea di Hatzerim. Sono state segnalate anche precedenti perdite minori, ma non confermate, dopo l’intensificazione dell’artiglieria missilistica di Hezbollah e degli attacchi con droni su strutture come la base aerea di Ramat David.
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