Fonte: the cradle – thecradle.co
Ankara sta espandendo la sua repressione contro l’Isis dopo l’attacco mortale al teatro di Mosca.
La Turchia ha arrestato 147 sospettati di avere legami con l’Isis mentre la nazione sta reprimendo il gruppo in seguito all’attacco mortale a Mosca la scorsa settimana.
Il ministro dell’Interno turco Ali Yerlikaya ha affermato su X che i sospettati sono stati arrestati come parte dell’operazione “BOZDOGAN-17”, che prevedeva più azioni simultanee in 30 province.
Yerlikaya ha affermato che tra il 1° giugno 2023 e il 25 marzo 2024, la Turchia ha condotto 1.329 operazioni contro i militanti dell’Isis.
Nel corso delle operazioni sono stati arrestati 2.919 sospettati, 692 dei quali arrestati, 531 sottoposti a una decisione di controllo giudiziario e 187 procedimenti legali sono in corso.
“Voglio che la nostra cara nazione sappia che organizziamo operazioni 365 giorni all’anno, 4 stagioni, 12 mesi, giorno e notte. La nostra lotta contro il terrorismo continuerà con determinazione finché l’ultimo terrorista non sarà neutralizzato”, ha affermato Yerlinkaya.
Mosca è stata colpita da un attacco terroristico il 23 marzo quando uomini armati hanno aperto il fuoco contro gli spettatori del concerto nel teatro Crocus con armi automatiche.
L’attacco è stato rivendicato dal gruppo affiliato dell’Isis, la provincia dello Stato islamico del Khorasan (Isis-K). Le autorità russe affermano che dietro l’attacco c’era l’Ucraina e che ha utilizzato i militanti come procuratori. Mercoledì il bilancio delle vittime ha raggiunto quota 140 .
Secondo le autorità turche , due dei militanti dell’attacco al Crocus City Hall avrebbero visitato Istanbul da Mosca prima dell’attacco per rinnovare il loro soggiorno senza visto in Russia.
“Hanno visitato brevemente la Turchia per ripristinare il loro soggiorno senza visto e l’hanno scelta per la sua vicinanza alla Russia”, ha detto a Middle East Eye un funzionario turco. “Poiché non c’erano allarmi contro di loro, potevano viaggiare liberamente avanti e indietro tra la Turchia e la Russia con i loro passaporti”.
Entrambi gli uomini armati, Saidakrami Murodali Rachabalizoda e Shamsidin Fariduni, sono di origine tagika. Si sono recati in Turchia dalla Russia a febbraio e sono tornati a Mosca con lo stesso volo il 2 marzo.
“Crediamo che queste persone si siano radicalizzate in Russia, poiché la loro breve permanenza non è stata sufficiente per un simile processo“, ha detto il funzionario turco.
Le autorità turche hanno indagato attentamente sulla permanenza dei militanti e hanno trasmesso i risultati a Mosca .