Fonte: english.almayadeen.net
Lo stato di caos riguarda soprattutto la disponibilità delle attrezzature belliche e dei servizi logistici necessari per la guerra.
Un ex ufficiale israeliano ha rivelato che, nonostante il silenzio completo sui media israeliani, c’è un “caos totale” tra i ranghi delle forze di occupazione israeliane dopo mesi di aggressione contro i palestinesi nella confinata Striscia di Gaza.
Yitzhak Brik ha rivelato sabato in un’intervista per il quotidiano israeliano Maariv che i disordini riguardano soprattutto la disponibilità delle attrezzature belliche e dei servizi logistici necessari per la guerra.
Brik ha divulgato che c’è “un caos totale. Attrezzature, logistica, cibo e tutto il necessario per andare avanti non funzionano”, a causa dell’affidamento da parte delle Forze Armate a società private.
Ha spiegato in dettaglio come ci fossero “dozzine” di carri armati israeliani a Gaza che necessitavano di riparazioni e che ha tentato di avvertire Benjamin Netanyahu, inutilmente, poiché i membri del suo gabinetto si sono rifiutati di “ascoltare la verità” e hanno tenuto lontano Brik.
Ha ricordato di aver parlato con Netanyahu e di averlo avvertito che le Forze Armate non erano pronte a impegnarsi in una guerra vera e propria poiché c’erano truppe che non erano state addestrate per anni, insieme a un’estrema carenza di rifornimenti.
Secondo Maariv , l’invasione di terra israeliana di Gaza, che fin dall’inizio è andata terribilmente male, è stata ritardata perché la leadership era preoccupata che la Resistenza palestinese fosse “ben preparata per questo scenario”.
Le Forze Armate hanno subito pesanti perdite nelle loro battaglie contro le fazioni della Resistenza palestinese a Gaza, con uno dei loro soldati recentemente ucciso sabato , identificato come il sergente maggiore Narya Belete della Brigata Givati.
Con l’ultimo annuncio, il numero delle truppe di occupazione israeliane uccise dall’inizio della guerra a Gaza ammonta ora a 578 , di cui 239 nell’invasione di terra in corso nella Striscia, secondo l’esercito israeliano. Ma i filmati delle operazioni pubblicati dai media militari delle fazioni della Resistenza palestinese indicano che le perdite subite sono molto maggiori di quanto dichiarato ufficialmente.