Fonte: Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale
Questa mattina 8.2.23 i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli,
su delega della Procura della Repubblica di Napoli, gruppo intersezionale per la tutela
penale dei beni culturali, hanno posto in esecuzione il decreto di sequestro preventivo
dell’antica stazione ferroviaria di Napoli denominata Bayard, luogo di partenza della
prima ferrovia d’Italia, la Napoli – Portici inaugurata nel 1834.
Il sequestro – disposto dal Giudice per le indagini preliminari che ha condiviso la
prospettazione del Pubblico Ministero in ordine alla sussistenza dei reati di invasione
di terreni ed edifici (art.633 cp ) omissione di lavori in edifici che minacciano rovina
(art.677 cp) distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento
ed uso illecito dei beni culturali (517 duodedecies cp ) 733 cp (danneggiamento al
patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale ) – ha come motivazione lo stato
di degrado e protratto abbandono del predetto bene culturale di interesse storicoarchitettonico che peraltro è risultato in parte oggetto di condotte di occupazione
abusiva ad opera di terzi ed in parte a rischio di crollo per l’ omissione anche di
interventi manutentivi di sicurezza per l’incolumità pubblica.
Va nell’occasione ricordato che la tutela penale dei beni culturali ha costituito da
diversi anni materia per la quale la Procura di Napoli, negli assetti organizzativi che si
è data nel tempo, ha riservato una trattazione specializzata, da ultimo istituendo un
autonomo gruppo intersezionale competente per tutti i procedimenti aventi ad oggetto
le condotte integrative delle fattispecie di reato riguardanti la materia e previste da
diverse disposizioni di legge.
Più recentemente, poi, l’Ufficio, sulla scorta dell’esperienza dei diversi casi segnalati
nel tempo, ha avviato una più generale ricognizione che, accertando lo stato di
conservazione e la destinazione d’uso dei singoli immobili, mirasse ad individuare le
situazioni di maggiore esposizione ai rischi di ulteriore pregiudizio all’integrità o alla
stessa funzione del bene.
In tale più generale prospettiva operativa, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con
l’Università Federico II, Dipartimento di Architettura – Cattedra di Restauro,
finalizzato ad ottenere, tra istituzioni dello Stato, uno scambio di competenze,
conoscenze ed informazioni funzionali alle rispettive attività istituzionali e conseguenti
sinergie operative.
Seguivano di conseguenza i mirati approfondimenti investigativi, anche attraverso la
nomina di consulenti specializzati, ed in attuazione del richiamato protocollo, si è
proceduto, d’intesa quindi con il Dipartimento di Architettura e con la Sovrintendenza,
alle verifiche sullo stato di più immobili individuati.
Gli accertamenti avviati e tuttora in corso, con i sopralluoghi, i rilievi fotografici e le
analitiche schedature sul rilievo storico, artistico ed architettonico dei singoli immobili
finora visionati, hanno consentito di evidenziare per ciascuno degli stessi, le ragioni
del rilievo storico-artistico ai fini della tutela prevista dalla legge, lo stato di
conservazione, gli interventi manutentivi nel tempo mancati e comunque necessari
nell’attualità al ripristino dell’integrità nonché delle più generali condizioni di
sicurezza che, oltre a minacciarne in diversi casi l’integrità materiale e la stessa
possibilità di sopravvivenza del bene, esponevano ed espongono tuttora a rischio la
pubblica incolumità.
Napoli 8.2.23
@Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale