Fonte: Presstv.ir
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden afferma che gli Stati Uniti invieranno 31 carri armati M1 Abrams in Ucraina, accogliendo una richiesta chiave di Kiev che dovrebbe migliorare le capacità militari dell’esercito ucraino nei prossimi mesi.
Meno di 24 ore dopo che il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato, dopo settimane di esitazione, che Berlino avrebbe inviato 14 dei suoi carri armati Leopard 2 in Ucraina, Biden ha detto ai giornalisti alla Casa Bianca che Washington avrebbe inviato 31 carri armati M1 Abrams di fabbricazione statunitense, il più potente del mondo, all’ex repubblica sovietica.
“Oggi annuncio che gli Stati Uniti invieranno 31 carri armati Abrams in Ucraina, l’equivalente di un battaglione ucraino”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, parlando del nuovo pacchetto di sicurezza per l’Ucraina, che vale circa 400 milioni di dollari.
“L’annuncio di oggi si basa sul duro lavoro e sull’impegno dei paesi di tutto il mondo, guidati dagli Stati Uniti d’America, per aiutare l’Ucraina a difendere la sua sovranità e la sua integrità territoriale. Ecco di cosa si tratta, aiutare l’Ucraina a proteggere e difendere la terra ucraina. Non c’è alcuna minaccia offensiva per la Russia. Se le truppe russe tornassero in Russia, questa guerra sarebbe finita oggi“, ha aggiunto Biden.
Il presidente americano, che ha ribaltato la sua precedente posizione sull’invio di carri armati Abrams, ha anche elogiato la Germania per la sua decisione di inviare carri armati Leopard 2 in Ucraina, sottolineando l’unità occidentale di fronte alla guerra che la Russia ha condotto in Ucraina.
Biden ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin non è riuscito a creare un cuneo tra le potenze statunitensi ed europee.
La mossa di Washington di inviare carri armati Abrams a Kiev è arrivata nonostante le preoccupazioni che i carri armati fossero troppo onerosi dal punto di vista logistico per le forze ucraine. Nelle sue osservazioni, Biden ha riconosciuto che la consegna dei carri armati “richiede tempo”, ma ha affermato che gli Stati Uniti useranno quel tempo per garantire che l’esercito ucraino sia “completamente preparato” a integrare i veicoli da combattimento nelle sue difese.
Separatamente, il portavoce della Casa Bianca John Kirby ha affermato che i carri armati Abrams richiedono una “catena di approvvigionamento piuttosto pesante” e che ci vorranno “mesi” per consegnarli, ma gli Stati Uniti addestreranno le truppe ucraine sull’equipaggiamento “sofisticato”.
“L’idea è davvero quella di dimostrare che abbiamo un impegno a lungo termine per il tipo di combattimento che pensiamo che gli ucraini faranno“, ha detto.
“Non si tratta solo di come far funzionare gli Abrams è come mantenerli, ed è come avere un processo di catena di approvvigionamento organico o un processo di sostegno logistico, in modo da poterli mantenere e combattere a lungo termine”, Kirby aggiunto.
Mercoledì scorso, Mosca ha affermato che la spedizione dei carri armati sarebbe uno spreco di denaro.
“Sono certo che molti specialisti comprendano anche l’assurdità di questa idea. Questo piano è un piano abbastanza perdente semplicemente per ragioni tecnologiche e, soprattutto, sopravvaluta il potenziale che aggiungerà all’esercito ucraino. Questi carri armati bruciano proprio come tutti i altri”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
La Russia ha affermato che le spedizioni di armi all’Ucraina sono “obiettivi legittimi”.
In un altro sviluppo, mercoledì l’Ucraina ha affermato che ora spingerà per avere i caccia occidentali di quarta generazione, come l’F-16 statunitense, dopo essersi assicurata le forniture dei principali carri armati.
“Il prossimo grande ostacolo saranno gli aerei da combattimento”, ha detto Yuriy Sak, che consiglia il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov. “Se li otteniamo, i vantaggi sul campo di battaglia saranno semplicemente immensi. Non si tratta solo di F-16. Aerei di quarta generazione, questo è ciò che vogliamo”.
L’aeronautica ucraina ha una flotta di vecchi aerei da guerra dell’era sovietica usciti dalla catena di montaggio prima ancora che l’Ucraina dichiarasse l’indipendenza più di trent’anni fa.
La Russia ha lanciato quella che definisce “un’operazione militare speciale” contro l’Ucraina alla fine di febbraio per la minaccia percepita dell’adesione del paese alla NATO.
Da allora, gli Stati Uniti e gli altri alleati dell’Ucraina hanno inviato a Kiev armi per un valore di decine di miliardi di dollari, inclusi sistemi missilistici, droni, veicoli blindati, carri armati e sistemi di comunicazione. I paesi occidentali hanno anche imposto una serie di sanzioni economiche a Mosca.