FONTE: Stato Maggiore dell’Esercito
La Brigata Pinerolo in un’esercitazione di livello complesso minore pluriarma nel poligono di Torre di Nebbia
Nei giorni scorsi, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, si è recato in Puglia per una visita articolata su due giorni ai reparti della Brigata Pinerolo.
La visita è iniziata a Bari presso la caserma Vitrani, sede del Reparto Comando e Supporti Tattici Pinerolo, dove il Generale Serino, accompagnato dal Comandante del Comando delle Forze Operative Sud, Generale di Corpo d’Armata Giuseppenicola Tota, è stato accolto dal Comandante della Brigata Pinerolo, Generale di Brigata Luciano ANTOCI.
Il Comandante della Brigata Pinerolo ha presentato l’unità concentrandosi sulle sue capacità operative, e lo ha accompagnato a visitare il Posto Comando digitalizzato di Brigata schierato all’interno della caserma.
Il Generale Serino, grazie all’utilizzo dei sistemi di comunicazione del Posto Comando digitalizzato, ha assistito, in tempo reale, ad un’esercitazione di livello complesso minore pluriarma, condotta presso il poligono occasionale di Torre di Nebbia dall’82° Reggimento Fanteria “Torino” integrato con assetti del Reggimento “Cavalleggeri Lodi (15°), del 21° Reggimento Artiglieria Terrestre “Trieste” e dell’11° Reggimento Genio Guastatori.
Il Capo di SME ha apprezzato la manovra ed il flusso di comunicazioni tra Posti Comando Digitalizzati (navigazione geolocalizzata, messaggi formattati, gestione dell’osservazione, identificazione e ingaggio dei bersagli).
L’Alto Ufficiale durante l’ incontro con il personale del Comando Brigata e del Reparto Comando ha sottolineato “questa Brigata, dal punto di vista delle prospettive di impiego futuro della Forza Armata ha in mano le viti dei due tasselli che regolano l’altezza dell’asticella del salto in alto, voi non avete fissato uno standard ma avete in mano le chiavi dello standard che attraverso il vostro lavoro e il vostro impegno qualunque che sia il settore in cui operate ogni giorno si alza un pò di più e, quindi, dovete assolutamente essere consapevoli che siete, in questo momento, il riferimento della Forza Armata”.
La visita è proseguita, presso l’area del poligono per vedere di persona tutte le manovre condotte sul campo dalle Unità esercitate. Nel salutare il personale esercitato il Gen. Serino ha esaltato l’ottimo operato sul terreno “non avevo ancora visto, in questo primo anno di incarico, uno schieramento così e fate una bella impressione. Assistere per la prima volta ad un’esercitazione con i VBM FRECCIA, avendo lavorato al processo acquisitivo, è sicuramente una bella soddisfazione. Un mezzo in cui abbiamo creduto sin dall’inizio e che rappresenta oggi un nostro fiore all’occhiello. Vi ringrazio per l’attività che ho visto oggi che per me è, come sempre dico, fonte dì ispirazione, di opportunità e di crescita. Complimenti davvero a tutti quanti per l’ impegno che avete saputo esprimere”.
Nella odierna giornata il Capo di SME si è recato presso la Caserma “Ruggiero Stella” di Barletta, sede dell’82° Reggimento Fanteria “Torino” dove, dopo aver salutato la Bandiera di Guerra, ha visitato la moderna infrastruttura e incontrato il personale.
La visita è proseguita al comprensorio “Sernia Pedone” di Foggia, sede del 21° Reggimento Artiglieria Terrestre “Trieste” e dell’11° Reggimento Genio Guastatori dove ha incontrato il personale dei due reggimenti per poi spostarsi presso l’area addestrativa di Cagnano Varano (FG), assistendo ad un’esercitazione condotta dagli uomini e dalle donne dei due reggimenti in ambiente lacustre con l’impiego dei mezzi natanti in dotazione ai reggimenti del genio.
Il Generale Serino parlando agli artiglieri e genieri ha evidenziato “voi fate un lavoro che spesso non si vede, un lavoro che si apprezza solo quando non c’è ed è allora che se ne avverte la mancanza. Questa per certi versi è la vostra forza e la vostra essenza”. Al termine degli incontri con il personale il Generale Serino ha firmato l’Albo d’Onore dei reggimenti visitati.
@ Stato Maggiore dell’Esercito