29 Ottobre 2021: FONTE – Marina Militare –
Un importante test delle procedure di allarme per consolidare la sinergia fra la Marina Militare e il naviglio mercantile
Il 28 ottobre, in acque internazionali, in prossimità dell’isola di Bioko (Guinea Equatoriale) si è svolta un’esercitazione di antipirateria tra Nave Marceglia e la M/N Blue Brother della Società Bambini S.p.A. di Ravenna, associata alla Confederazione Italiana Armatori (CONFITARMA), con la partecipazione della Centrale Operativa del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) e la Centrale Operativa IMRCC del Comando Generale del corpo della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera (MARICOGECAP).
Dal 2020, anno in cui è iniziata l’Operazione Gabinia, la Marina Militare ha già promosso altre esercitazioni di antipirateria che hanno coinvolto le FREMM “Luigi Rizzo” e “Federico Martinengo” insieme alle unità da carico del Gruppo Grimaldi e di Carbofin S.p.A.. Per la prima volta, a differenza dei precedenti eventi addestrativi, è stata coinvolta un’imbarcazione logistica di piccole dimensioni, simile alle numerose navi battenti bandiera italiana a supporto delle piattaforme operanti in area.
L’esercitazione ha avuto inizio con la simulazione di un attacco pirata da parte del battello veloce di Nave Marceglia a cui, il Comandante della M/N Blue Brother, ha subito reagito mettendo in atto le previste procedure di sicurezza: ha impostato rapide manovre diversive, disponendo il ricovero dell’equipaggio, per poi allertare il Company Security Officer. Quest’ultimo ha innescato la consolidata catena di allarme informando la Centrale IMRCC di MARICOGECAP (Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo) che ha a sua volta ha inoltrato l’allarme alla Centrale Operativa M.M. di CINCNAV, che ha disposto l’intervento di Nave Marceglia.
La Fregata italiana ha quindi attivato il protocollo operativo assicurando le comunicazioni con il Comandante della M/N Blue Brother: ha lanciato in volo un elicottero SH-90 con a bordo i Tiratori Scelti Anfibi a supporto del Team dei fucilieri della Brigata San Marco, che contestualmente procedevano all’inserzione a bordo della motonave. Assicurata la sicurezza dell’equipaggio e l’assenza di pirati a bordo, è stata imbarcata la squadra del Gruppo Operativo Subacquei del COMSUBIN che ha verificato l’eventuale presenza di ordigni esplosivi nascosti dai pirati.
In tale contesto, le esercitazioni congiunte rappresentano un importante test delle procedure di allarme e confermano sia la consolidata sinergia raggiunta fra la Marina Militare Italiana e il naviglio mercantile sia l’importanza della presenza di unità navali militari in un’area di cruciale importanza per la tutela degli interessi marittimi nazionali in Golfo di Guinea.
© MARINA MILITARE