22 Giugno 2021: FONTE – Aeronautica Militare –
Gli F-35A dell’Aeronautica Militare della Missione in Estonia di NATO Air Policing hanno intercettato velivoli sul Baltico
La mattina del 15 giugno, poco dopo le ore 10 locali (le 9 in Italia), è scattato l’ordine di decollo rapido – in gergo tecnico Scramble – da parte del Combined Air Operation Centre (CAOC) della NATO, di Uedem (Germania), per due F-35A della Task Force Air-E Baltic Eagle II, in servizio di allarme in Estonia.
L’intervento si è reso necessario poiché una formazione di quattro velivoli stava volando nell’area di competenza della NATO senza aver stabilito il previsto contatto con gli enti del Traffico Aereo.
Gli F-35A del 32° Stormo dell’Aeronautica Militare hanno identificato visivamente i velivoli applicando le procedure definite dalla NATO.
Terminata l’intercettazione, i caccia italiani sono stati nuovamente attivati per identificare altri due velivoli in ricongiungimento con il gruppo precedente, scortando, successivamente, l’intera formazione come disposto dal CAOC.
Completata la missione, gli F-35A hanno fatto rientro all’aeroporto di Ämari, ove, dal mese di maggio, ha sede la Task Force Air con il compito di assicurare la salvaguardia dei cieli delle Repubbliche Baltiche, nell’ambito della missione NATO di Air Policing .
Air Policing
L’Air Policing è una missione di difesa collettiva, cuore del Trattato NATO, condotta in tempo di pace ininterrottamente, 365 giorni all’anno.
Lo scopo è di assicurare l’integrità e la sicurezza dello spazio aereo di tutti i Paesi dell’Alleanza.
Le missioni di Air Policing sono condotte sotto il comando e controllo di uno dei due Combined Air Operation Centre(CAOC), ubicati rispettivamente a Uedem (Germania) per l’area nord e Torrejon (Spagna) per l’area sud, supervisionati dall’Allied Air Command (AIRCOM) di Ramstein (Germania).
Baltic Air Policing
La missione Baltic Air Policing (BAP) è una forma regionale di Air Policing, condotta nello spazio aereo delle Repubbliche Baltiche, dopo la loro adesione all’Alleanza Atlantica avvenuta nel 2004.
L’intervento dei velivoli in servizio di allarme per la NATO nei cieli baltici si rende necessario per preservare sia l’integrità sia la sicurezza dello spazio aereo: ogni velivolo che non rispetti le regole previste per la navigazione aerea è un potenziale rischio per tutti coloro che ne usufruiscono.
Finora, 17 Nazioni hanno partecipato a questa missione.
Per l’Aeronautica Militare Italiana, si tratta del secondo rischieramento in Estonia, dopo l’esperienza del 2018.
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